Piazza Affari chiude a -0,8%, sbandano i titoli bancari
Giovedì negativo per Piazza Affari. Il Ftse Mib segna in chiusura -0,80% a 21.615 punti. Wall Street oggi si muove a ridosso della parità con gli investitori che continuano a mostrarsi guardinghi complice il rischio che la crescita economica e i profitti aziendali possano andare sotto pressione. Ieri il presidente della Fed nel corso dell’audizione al Senato Usa ha affermato “il forte impegno” della banca centrale americana a far scendere l’inflazione, che viaggia ai valori record degli ultimi 40 anni, sottolineando che “l’intensità delle future strette monetarie dipenderà dai dati”.
Dal fronte macro oggi i dati PMI dell’area euro, con l’indice manifatturiero scivolato ai minimi a due anni a giugno, scendendo sotto il muro dei 50 punti e quindi in area contrazione. Intanto oggi è emerso che il fondo Usa Bridgewater di Ray Dalio ha raddoppiato la scommessa short contro le azioni europee. Tra le commodity si conferma oggi la debolezza del petrolio tra i timori di rallentamento della domanda e la mossa di Biden che ha proposto sospensione della tassa sulla benzina negli Usa.
Sul parterre di Piazza Affari nuovo importante calo di Saipem (-8,07%) dopo il crollo del 21% della vigilia. L’aumento di capitale da 2 miliardi di euro avrà luogo dal 27 giugno all’11 luglio con prezzo di emissione delle nuove azioni a sconto di circa il 30% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Theoretical Ex Right Price o TERP).
In forte calo oggi Unicredit (-3,95%), mentre l’altra big bancaria Intesa ha ceduto poco più del 2 per cento. In affanno in generale tutte le banche con Bper affondata a -4,81% e Banco a -2,93%. Il settore bancario paga l’acuirsi del rischio recessione per l’Europa.
Tra le big si segnalano anche i cali di Pirelli (-5,6%) e Buzzi (-4,19%).