BTP Italia come rifugio da spauracchio inflazione, verso un’emissione da record
Tutto pronto per l’emssissione numero diciassette del BTP Italia e che arriva in un momento molto particolare caratterizzato da un’inflazione galoppante. La nuova emissione si terrà da lunedì 20 a giovedì 23 giugno 2022 e l’elevata inflazione abbinata al contesto di elevata avversione al rischio sui mercati potrebbe portare a una emissione record.
Il Btp Italia, ideato pensando principalmente ai risparmiatori retail, manca da due anni e l’ultima emissione del maggio 2020 aveva segnato un record di import emesso (quasi 22,3 miliardi di euro). Complessivamente in 16 emissioni, dal 2012 ad oggi, sono stati sottoscritti 1.923.789 di contratti per un totale di 171.677,83 mln €.
Fissato il tasso minimo garantito
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ggi ha fissato il tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito della diciassettesima emissione del BTP Italia, al via da lunedì 20 giugno. Il tasso minimo sarà del’1,6%. Il tasso definitivo sarà invece stabilito con successiva comunicazione all’apertura della quarta giornata di emissione, nella mattinata di giovedì 23 giugno e potrà essere confermato o rivisto al rialzo.
Il Titolo, con godimento 28 giugno 2022 e scadenza 28 giugno 2030, è un BTP indicizzato al tasso di inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi – Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), con cedole corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre.
La novità del doppio premio fedeltà
Il nuovo BTP Italia avrà una durata di 8 anni e come di consueto, sarà collocato sul mercato due fasi: la Prima Fase si svolgerà da lunedì 20 a mercoledì 22 giugno, salvo chiusura anticipata, e sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail); la Seconda Fase avrà luogo il giorno 23 giugno e sarà riservata solo agli investitori istituzionali.
Il nuovo BTP Italia manterrà pressoché le stesse caratteristiche delle precedenti emissioni: cedole semestrali indicizzate al FOI, a cui si aggiunge il pagamento del recupero dell’inflazione maturata nel semestre (con la previsione di un floor in caso di deflazione a garanzia che le cedole effettivamente pagate non siano comunque inferiori al tasso reale garantito definitivo), e rimborso unico a scadenza.
La grande novità riguarda il fatto che per la prima volta verrà previsto, per chi acquista il BTP Italia nei giorni di emissione, un doppio premio fedeltà: uno che verrà corrisposto a metà del periodo di durata dell’emissione e uno alla scadenza finale per coloro che lo avranno detenuto continuativamente.
Nel dettaglio gli investitori che acquistano il titolo durante la ‘Prima Fase’ del periodo di collocamento e lo detengono fino al termine dei primi quattro anni (28 giugno 2026), verrà corrisposto un premio fedeltà intermedio pari allo 0,4% del capitale nominale acquistato non rivalutato. Dopo i successivi quattro anni, alla scadenza del titolo (28 giugno 2030), agli investitori retail che hanno continuato a detenere il titolo dall’emissione fino alla scadenza, sarà corrisposto un premio finale pari allo 0,6% del capitale nominale sottoscritto non rivalutato. Pertanto, il risparmiatore che acquista il BTP Italia all’emissione e lo detiene fino alla scadenza riceverà un premio complessivo pari all’1%.
Pro e contro
Le cedole sono quindi pagate ogni semestre, partendo da un tasso fisso garantito per tutta la durata dell’emissione a cui si aggiunge l’inflazione nazionale registrata nel semestre precedente. Questa seconda componente variabile, legata all’andamento dell’inflazione, sarà l’ago della bilancia per determinare l’attrattività dell’emissione in quanto il tasso reale non dovrebbe essere molto consistente. Se l’inflazione si manterrà elevata anche nei prossimi anni, l’investitore troverà nel BTP Italia un valido scudo contro il caro vita. Di contro un forte rallentamento dell’inflazione rispetto ai livelli attuali renderebbe l’emissione meno attraente.
Va poi considerato il rischio legato all’attuale contesto. La Bce ha preannunciato un primo rialzo dei tassi a luglio a cui farà seguito un altro a settembre. Questa fase restrittiva della banca centrale potrebbe comportale una discesa di valore dell’emissione e per l’investitore che voglia vendere il BTP Italia prima della scadenza dovrà sopportare una perdita pari alla differenza tra prezzo d’acquisto e prezzo di vendita.
Va ricordato che i BTP tenuti fino alla scadenza garantiscono il rendimento a cui sono stati collocati. I titoli sul mercato secondario hanno un rendimento variabile in base alla quotazione di mercato del momento di acquisto e di quello di vendita.
Come sottoscriverlo
I risparmiatori retail potranno sottoscrivere BTP Italia in banca, presso gli uffici postali o utilizzando i canali di acquisto online, tramite il proprio home banking se abilitato alle funzioni di trading. Il taglio minimo acquistabile è di mille euro.
Il collocamento avverrà sulla piattaforma elettronica MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso le seguenti banche dealers: Intesa Sanpaolo S.p.A. e Unicredit S.p.A.
Da ricordare che per sottoscrive il BTP Italia, come in passato, non verranno applicate commissioni di collocamento mentre sul rendimento del titolo si continuerà ad applicare l’usuale tassazione agevolata sui titoli di Stato pari al 12,5%.
Le negoziazioni sul mercato secondario partiranno il 28 giugno.