UniCredit: CET1 ratio fully loaded pari al 15,5 per cento, meglio delle attese
La qualità dell’attivo di UniCredit è migliorata nonostante la pandemia Covid-19, con il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi al 4,5 per cento. Alla fine del trimestre, il CET1 ratio fully loaded era pari al 15,5 per cento,con il CET1 MDA buffer fully loaded a 647 punti base. Il patrimonio netto tangibile attestatosi a €53,4 miliardi è
in aumento del 2,0 per cento trimestre su trimestre, principalmente grazie all’utile netto. E’ quanto emerge dal comunicato con cui la banca ha annunciato i risultati di bilancio del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2021. Il CET 1 ha battuto le attese, visto che il consensus aveva indicato un ratio al 15,3%.
UniCredit ha annunciato di aver terminato il terzo trimestre del 2021 con un risultato netto contabile pari a €1,058 mld, in rialzo del 2,4% su base trimestrale e del 55,6% su base annua. Il consensus degli analisti pubblicato sul sito della banca indicava un utile netto di 825 milioni di euro (valore mediano) dai 692 mln dell’analogo trimestre 2020. Più conservative le stime di Equita che aveva indicato un utile di 766 milioni. UniCredit ha dunque battuto le attese sul fronte degli utili.
Nel terzo trimestre del 2021 i ricavi sono aumentati dello 0,8% su base trimestrale e dell’1,9 per cento su base annua, attestandosi a €4,4 miliardi, con commissioni solide (-1,4 per cento trim/trim, +12,5 per cento a/a), e NII positivo (+3,1 per cento trim/trim, -1,4 per cento a/a). Il consensus degli analisti pubblicato sul sito della banca indicava ricavi totali a 4,26 mld per il terzo trimestre: anche il fatturato ha dunque battuto le attese.
I maggiori contributi ai ricavi sono riconducibili a Italia, Germania ed Europa Centrale. La performance dei ricavi dei primi nove mesi del 2021 – si legge nel comunicato di UniCredit – in rialzo del 4,8 per cento 9m/9m, merita particolare attenzione ed è il riflesso di commissioni molto solide e della forte crescita dei proventi da attività di negoziazione che, insieme, hanno più che compensato il calo del margine di interesse. Per il FY21 la guidance per i ricavi è stata aggiornata a circa €17,5 mld.