BTP ancora sotto attacco con Bce e Fed, tassi in fiamme oltre 4%. Indice paura spread a record da pandemia
Le vendite che continuano ad attaccare i BTP hanno portato i tassi decennali dei titoli di stato italiani a sfondare anche la soglia del 4%, volando fino al 4,10%, valore record dal 2013.
Il rialzo dei tassi, nella sessione di ieri, è stato pari a +25 punti base, e ha portato lo spread BTP-Bund a 240 punti badse circa.
L’ennesimo sell off è stato scatenato di nuovo dall’effetto della Bce, che giovedì scorso ha scioccato i mercati, preannunciando un rialzo dei tassi di 25 punti base a luglio, un successivo rialzo a settembre probabilmente di entità superiore e ulteriori strette monetarie, per mettere un freno all’impennata dell’inflazione nell’area euro.
A tutti questi annunci, non ha fatto da contraltare alcun bazooka anti-spread, fattore che ha mandato in tilt soprattutto i debiti sovrani dei paesi del Sud Europa, considerati più vulnerabili, Italia e Grecia in primis.
Ieri il panico è stato fomentato anche dalla paura che la Fed di Jerome Powell, nella giornata di domani, alzi i tassi di 75 punti base, a seguito del dato sull’inflazione – indice dei prezzi al consumo – che ha dimostrato come la fiammata dei prezzi non abbia toccato il picco negli Stati Uniti.
Lo spread BTP-Bund, che viene considerato, come fa notare un articolo della Cnbc, praticamente l’indice della paura dell’Europa, viaggia ai massimi dal maggio del 2020, dunque dai tempi più bui della pandemia Covid-19.