UniCredit, la risposta di Orcel a domanda M&A con Mps, Banco Bpm, Bper. Ma anche con Commerzbank e Credit Suisse
Così Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, risponde alla domanda del giornalista Stefano Righi, nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, pubblicata oggi sull’inserto L’Economia de Il Corriere, in relazione a un possibile riavvicinamento a Mps, ma anche su un interesse verso Banco BPM, Bper e, fuori dall’Italia, su Commerzbank e Credit Suisse.
Orcel è stato intervistato insieme a Oliver Bate, numero uno di Allianz, in merito al “Patto italo-tedesco”, così il titolo dell’articolo, con cui “il primo assicuratore europeo e la banca italiana con la maggiore presenza in Europa hanno avviato un programma di sviluppo comune nel campo della bancassicurazione”.
Alla fine di gennaio di quest’anno, UniCredit ha annunciato di fatto di aver firmato un accordo quadro internazionale con Allianz, “che getta le basi per una migliore collaborazione a favore dei clienti di entrambi i gruppi, che vantano una partnership di grande successo nel settore della bancassicurazione fin dal 1996”.
Nella nota diramata allora si legge che “l’accordo riguarda Italia, Germania, Europa Centrale e Orientale e massimizza il contributo di entrambi i partner alla futura creazione di valore”.
Su Mps, Orcel ha ricordato che “la scorsa estate abbiamo lavorato a una soluzione che sarebbe stata positiva per l’Italia, per i nostri azionisti, per Mps. Non è stato possibile concludere per una serie di motivi e ora siamo concentrati a estrarre tutto il valore insito nella nostra rete commerciale. L’accordo con Allianz ne è un esempio”.
E riguardo all’interesse verso operazioni di M&A con le altre banche su citate?
Orcel risponde rimarcando che “prima di tutto, noi non dobbiamo fare qualsiasi operazione a qualsiasi condizione. Non ne abbiamo bisogno: stiamo crescendo organicamente e con buoni risultati economici, abbiamo la giusta massa critica”. Inoltre, “ho sempre detto che se dovesse presentarsi la giusta operazione, al momento giusto, in grado di accelerare l’esecuzione della nostra strategia, la faremo. Se qualcuna di queste condizioni non dovesse verificarsi, non la faremo. E’ quello che ogni ceo dovrebbe fare ed è la stessa cosa che farebbe Oliver con Allianz”.