Germania: Macron spinge l’IFO ai nuovi massimi storici
Nuovo massimo storico per l’indice tedesco IFO. Il dato elaborato su un campione di 7 mila operatori economici della prima economia europea nel mese corrente ha fatto segnare il livello maggiore dal 1991, l’inizio della serie storica, in scia dell’allentamento delle tensioni innescato dalla vittoria di Emmanuel Macron nelle elezioni presidenziali francesi.
L’esito delle elezioni in Francia, rileva Klaus Wohlrabe, economista dell’IFO, “rappresenta una notizia positiva e ha fornito una spinta” poiché “segnala che l’Unione Europea non è più, come un anno fa, sotto pressione”.
Secondo la società di ricerca Information and Forschung l’indicatore a maggio si è spinto da 113 a 114,6 punti. Più caute le stime degli analisti, orientati per una sostanziale conferma del dato precedente.
“Le società hanno rivisto al rialzo in maniera significativa le valutazioni sia sulla situazione attuale che sulle aspettative future”, ha detto Clemens Fuest, presidente dell’IFO Institute. Fuest stima che “l’andamento dell’IFO e di altri indicatori economici chiave, segnalano una crescita dell’economia dello 0,6% nel secondo trimestre”. “L’attività economica in Germania si conferma decisamente vivace”.
A livello settoriale, l’IFO ha evidenziato che la spinta maggiore è arrivata dal comparto manifatturiero anche se indicazioni positive sono giunte anche dalle vendite all’ingrosso e dal settore delle costruzioni. Segno meno invece per il commercio al dettaglio.
“Si tratta di dati che rinforzano la tesi secondo cui, non solo l’economia tedesca, ma quelle di tutta l’Eurozona, potrebbero diventare la sorpresa positiva del 2017”, ha detto Carsten Brzeski, economista di ING Bank.