Petrolio: Brent debole, ancora un incremento per l’indice delle trivellazioni
Avvio di settimana in sostanziale parità per le quotazioni del Brent che all’ICE passa di mano a 52,44 dollari il barile (-0,13%). Dopo il rosso di oltre 3 punti percentuali messo a segno la scorsa settimana, in corrispondenza della decisione dell’Opec e dei maggiori produttori di confermare i tagli all’output per altri nove mesi, anche la nuova ottava potrebbe rivelarsi negativa per i prezzi dell’oro nero.
Nell’ultima settimana il totale delle trivellazioni negli Stati Uniti, secondo le statistiche elaborate da Baker Hughes, ha segnato il 19° incremento consecutivo a 722 unità: si tratta del livello maggiore dall’aprile del 2015 e della serie positiva più lunga mai registrata.
A partire da metà 2016, l’output statunitense è cresciuto del 10% a oltre 9,3 milioni di barili avvicinandosi ai dati relativi i primi due produttori al mondo, la Russia e l’Arabia Saudita.