Petrolio: sale la produzione libica, vendite su Brent e WTI
Netto segno meno per le quotazioni del future con consegna agosto sul Brent, che, alla seconda seduta consecutiva in rosso, perde il 2,35% a 51,01 dollari il barile (-5,75% nelle ultime cinque sedute). Andamento similare per il benchmark statunitense, il WTI, scambiato a 48,56 dollari, -2,22% sul dato precedente.
La spinta ribassista arriva dalla notizia dell’incremento della produzione libica che, insieme agli altri Paesi non aderenti all’intesa sui tagli produttivi (Nigeria e Stati Uniti su tutti), potrebbe vanificare le riduzioni ribadite dall’Opec nel corso dell’ultimo meeting di Vienna.
La NOC (National Oil Corporation), la compagnia petrolifera pubblica del Paese, ha annunciato che l’output libico questa settimana si porterà in quota 800 mila barili giornalieri. Al momento dalla Libia ogni giorno escono circa 500 mila barili giornalieri, contro i 300 mila medi del 2016.
Riflettori puntati anche sulla produzione a stelle e strisce che, a 9,3 milioni giornalieri, si sta avvicinando ai due maggiori produttori mondiali, Russia e Arabia Saudita.