Agenda della settimana: investitori alle prese con elezioni Uk e Francia, ma anche con la riunione della Bce
La questione politica torna in primo piano sui mercati finanziari. Giovedì 8 giugno gli inglesi sono nuovamente chiamati alle urne. Un appuntamento elettorale con un esito che appare al momento più che mai aperto: secondo gli ultimi sondaggi il partito conservatore dell’attuale premier Theresa May continua a perdere terreno a vantaggio dei laburisti di Jeremy Corbyn. Una rimonta incredibile se si ripensa al vantaggio della May quando è iniziata la campagna elettorale. Ora secondo le ultime rilevazioni, il vantaggio si sarebbe ridotto da 20 a soli tre punti. Anche i francesi tornano a votare domenica 11 giugno, giorno in cui si tiene il primo turno delle elezioni legislative in Francia (il secondo turno si tiene il 18 giugno).
Elezioni inglesi e francesi a parte, sono numerosi i dati macro e gli appuntamenti da monitorare nel corso di questa ottava. Martedì 6 giugno la banca centrale australiana si pronuncia sui tassi che dovrebbero rimanere invariati all’1,5%, mentre nella zona euro si attende il dato sulle vendite al dettaglio di aprile.
Mercoledì 7 giugno prima dell’avvio dei mercati europei, in Germania viene comunicato il dato sugli ordini di fabbrica di aprile, mentre alle 10 l’Istat annuncia le vendite al dettaglio di aprile. Sempre mercoledì è prevista la lettura finale del Pil dell’eurozona relativo al primo trimestre.
L’agenda di giovedì 8 giugno è ricca di appuntamenti, tra cui, come preannunciato le elezioni nel Regno Unito. Alle 8 la Germania annuncia il dato sulla produzione industriale di aprile. In particolare, da segnare in agenda la riunione della Banca centrale europea, con il consiglio direttivo che si riunisce a Tallin. Un meeting molto atteso, al termine del quale ci sarà la conferenza del governatore Mario Draghi durante la quale potrebbero emergere indicazioni significative sul futuro della politica monetaria dell’istituto di Francoforte.
La settimana si chiude venerdì 9 con l’inflazione in Cina di maggio, la produzione industriale in Francia e Regno Unito e con le vendite e scorte all’ingrosso per gli Stati Uniti.