Atlantia pensa a piano B se La Caixa non cederà quota Abertis, pressing sui fondi per adesione offerta
Atlantia starebbe lavorando a un Piano B per portare avanti l’offerta per Abertis anche nel caso in cui La Caixa, il principale azionista del gruppo autostradale spagnolo con il 22,73%, deciderà di non di vendere le sue azioni. Il gruppo italiano, secondo quanto riportato da El Mundo, avrebbe intavolato colloqui con i fondi d’investimento che detengono importanti quote di Abertis al fine di pervenire comunque a un controllo di almeno il 50% della società iberica nel caso in cui Caixa ritenga non adeguata l’offerta. Il gruppo italiano ha quindi messo gli occhi sui due terzi del capitale di Abertis che risulta detenuto da investitori istituzionali. I due principali fondi presenti in Abertis sono Lazard e BlackRock, con una quota combinata del 6,5%.
Atlantia ha fissato ad almeno il 50% più una azione della totalità delle azioni Abertis oggetto dell’offerta la percentuale minima di adesione per l’efficacia dell’offerta, una soglia bassa rispetto ad altre operazioni simili. Questa percentuale darebbe ad Atlantia ul gruppo ma potrebbe non consentire loro di consolidare i loro bilanci in assenza di 70%.
A complicare la buona riuscita del’operazione è il dialogo nullo con il governo Rajoy preoccupato che l’arrivo del gruppo italiano vada a creare una situazione simile a quella accadutra negli anni scorsi con Enel-Endesa.
Il 15 giugno scadrà il termine per la presentazione del prospetto dell’offerta di acquisto su Abertis. Diversi ministri del governo Rajoy hanno mostrato che l’operazione non è molto gradita anche se la società controllata dalla famiglia Benetton sottolinea che Abertis rimarrà come una società quotata con personalità giuridica e con sede a Barcellona.