Super Giovedì alle porte: cosa c’è da sapere sui tre eventi dell’8 giugno
Elezioni in Gran Bretagna, la riunione Banca centrale europea (Bce) e la testimonianza dell’ex numero uno dell’Fbi, James Comey, dopo il licenziamento voluto dal presidente Donald Trump. I presupposti per definirlo “Un super giovedì”, come è stato bollato dalla stampa americana, ci sono davvero tutti. E nell’attesa i mercati mostrano una certa cautela e preferiscono “rifugiarsi” in porti sicuri come l’oro. Ecco cosa c’è da sapere sui tre eventi che animeranno l’8 giugno.
Inglesi tornano alle urne a giugno
Tra gli eventi di questo “Super giovedì” ci sono le elezioni anticipate in Gran Bretagna. A meno di un anno dal referendum sulla Brexit, che ha visto i britannici votare a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, gli inglesi tornano alle urne. Resta comunque elevata l’incertezza in vista del voto di domani che si sta rivelando più complesso delle attese per l’attuale premier Theresa May, che ad aprile aveva deciso di giocarsi la carta delle elezioni anticipate proprio per avere un solido sostegno in vista dei negoziati sulla Brexit. A darle del filo da torcere il leader del partito laburista, Jeremy Corbyn, che secondo gli ultimi sondaggi ha guadagnato terreno, riducendo il vantaggio della May.
Secondo Christopher Dembik, economista di Saxo Bank, “queste elezioni cadono nel momento migliore per i Conservatori, poiché gli effetti economici negativi della Brexit non sono ancora così evidenti. Anticipando le elezioni di tre anni (erano infatti previste nel 2020), Theresa May ha preso due piccioni con una fava: otterrà il sostegno dei Democratici necessario per le negoziazioni con l’Unione Europea a, allo stesso tempo, avrà cinque anni di tempo (fino al 2022) per gestire la tempesta economica che inevitabilmente investirà il Paese d’Oltremanica in seguito alla decisione di lasciare l’Europa”.
Bce, è anche il giorno di Mario Draghi
Come spesso è accaduto negli ultimi anni, la riunione della Bce diventa un “evento” vero e proprio. E anche domani le aspettative che ruotano attorno al meeting del consiglio direttivo della Bce (che si riunisce a Tallin) sono elevate. Il mercato vuole sciogliere le incognite che aleggiano ancora sul futuro della politica monetaria dell’istituto con sede a Francoforte, con un’attenzione particolare alla “Forward guidance” sui tassi.
Ma non solo, domani il governatore Mario Draghi commenterà nel corso della conferenza stampa prevista a partire dalle 14.30, anche le nuove previsioni economiche degli esperti della zona euro. Secondo quanto anticipato oggi da Bloomberg, che cita la bozza delle stime economiche che verranno illustrate domani, la Bce si starebbe preparando a tagliare le stime sull’inflazione su flessione dei prezzi energetici. I prezzi al consumo dovrebbero quindi attestarsi all’1,5% nel 2017, nel 2018 e anche nel 2019 contro le passate stime di marzo che indicavano rispettivamente una crescita rispettivamente dell’1,7%, 1,6% e 1,7 per cento.
Anche secondo Cassa Lombarda il focus della settimana è rappresentato dalla riunione di politica monetaria della Bce, dalla quale il mercato si attende una modifica della comunicazione per tenere conto del migliorato quadro economico. “Le ridotte pressioni inflazionistiche dovrebbero mantenere il board “paziente”, anche se il governatore della Bundesbank Jens Weidmann ha dichiarato che la Bce potrebbe iniziare a dibattere su come modificare la propria “guidance” di politica monetaria”, ha dichiarato Alberto Biolzi, responsabile direzione wealth Management di Cassa Lombarda.
Russiagate, è l’ora dell’ex dell’Fbi
E “Last but not least”, la testimonianza di James Comey, l’ex direttore dell’Fbi, di fronte alla commissione Intelligence del Senato. Si tratta del primo intervento pubblico dopo essere stato silurato a sorpresa da Trump a inizio maggio. Bisognerà capire se la testimonianza di Comey sul Russiagate avrà un impatto sull’agenda economica di Trump.