Piazza Affari: UBI Banca vola nel giorno del via all’aumento, denaro su Saipem ed Eni. STM paga fuga da tecnologia
La giornata di Piazza Affari prosegue al ribasso, con l’indice FTSE Mib che veleggia sul filo dei 21mila punti e mostra una flessione di circa 0,58 punti percentuali. Relativamente agli altri indici europei, che al momento scontano ribassi più sostanziosi, il mercato italiano beneficia di un clima più sereno dopo la tornata di elezioni amministrative che ha interessato alcuni comuni italiani.
Il partito M5S, antieuro ed euroscettico, ha infatti subito pesanti debacle in alcune città dove era dato favorito. In questo quadro lo spread fra BTp e Bund sulla parte decennale della curva è sceso di 3,4 punti circa tornando a quotare in area 175 punti base. Il rendimento prezzato dal decennale del Tesoro italiano oggi è arrivato a prezzare un rendimento del 2%, il minimo dal 24 gennaio scorso.
Di questa dinamica di compressione dello spread hanno beneficiato soprattutto i titoli bancari, UBI Banca in testa su tutti (+3,33% a 3,47 euro), nel giorno del via all’aumento di capitale da 400 milioni di euro deliberato per potenziare il capitale dell’istituto dopo l’acquisizione delle 3 good bank.
Ben comprate anche le azioni Saipem, +4,59% a 3,59 euro, ed ENI, +0,93% a 14 euro; queste due performance fanno da contraltare al pesante crollo di STM, -8% a 14,09 euro, in un contesto che vede “prese di profitto sul comparto tecnologico che dall’America arrivano sino al Vecchio Continente”, ha commentato un trader interpellato dalla nostra redazione. “Potrebbe essere in corso una rotazione settoriale nei portafogli dei gestori a livello globale”, ha aggiunto l’esperto dalle sale operative, “le valutazioni sul settore sono tiratissime e questo vale un po’ per tutte le aree geografiche”.