Notizie Notizie Italia Giornata nera per il tech mondiale. A Piazza Affari crolla STM, ecco perché (ANALISTI)

Giornata nera per il tech mondiale. A Piazza Affari crolla STM, ecco perché (ANALISTI)

12 Giugno 2017 16:56

Da sole, le cifre monstre delle performance borsistiche del titolo STM potrebbero bastare a giustificare giornate all’insegna delle prese di beneficio, come quella di oggi dove il titolo fa segnare un ribasso di oltre 8 punti percentuali. Un niente se confrontato con la variazione del +183% (circa) rispetto ad un anno fa, o il più 72,39% al 31 dicembre 2016 oppure ancora al +32,59% del primo trimestre del 2017.

Oggi STM è oggetto di un vero e proprio “sell on news” che ha investito l’intero comparto tech (e a cascata quello della produzione di componenti elettronici a semiconduttore) a livello globale.

Solo una settimana fa la WSTS (World Semiconductor Trade Statistics) esprimeva fiducia sul settore dei microchip. L’istituto con base in California ha stimato che nel 2017 le vendite mondiali di microchip saliranno a 377,8 miliardi di dollari (+11,5% rispetto al 2016).  Allo stesso tempo la Semiconductor Industry Association ha comunicato che ad aprile 2017 le vendite mondiali di microchip, pari a 31,3 miliardi di dollari, sono cresciute del 20,9% su base annua e dell’1,3% rispetto a marzo 2017.

Queste previsioni dovrebbero spingere il titolo e sterilizzare almeno in parte l’“effetto Goldman odierno” ma “con un indice di settore (il SOX di Philadelphia, ndr) ai massimi proprio dal duemila”, ha spiegato Vincenzo Longo a Borse.it, “il comparto soffre di valutazioni ormai tiratissime. Inoltre dobbiamo considerare che le statistiche stilare dalla WSTS prendono in cosiderazione solamente rischi c.d. operativi, mentre le analisi svolte dalle banche d’affari (come la Goldman) prendono sono costruite su modelli che prendono in considerazione più fattori di rischio, anche quelli non operativi”, ha spiegato Longo.

A gettare il “sasso nel lago” è stata Goldman Sachs, in un report fatto circolare venerdì scorso. La banca d’affari ha espresso in una nota dubbi sulle valutazioni dei titoli dei cinque colossi che hanno fatto finora la fortuna del settore hi-tech. Le cinque azioni prese in considerazione da Goldman Sachs sono rappresentate nell’acronimo FAAMG e sono Facebook, Amazon, Apple, Microsoft, e Alphabet, quest’ultima società a cui fa capo Google.

Gli analisti di Goldman Sachs hanno fatto un paragone tra il trend dei cinque titoli protagonisti della bolla dot.com che poi esplose nel 2000 con quelli del blocco FAAMG (che sul listino Nasdaq incide per il 43% e che ha inciso per il 55% sui rialzi messi a segno dal listino hi-tech nel 2017).

Se all’epoca della famosa bolla i titoli dei principali colossi hi-tech venivano scambiati a un valore pari a quasi 60 volte gli utili forward a due anni, con il titolo più conveniente tra di essi scambiato a un valore pari a 36 volte, al momento i titoli FAAMG oscillano su valori pari a 23 volte gli utili a due anni (non si aggirano dunque su quei livelli) e solo nel caso di Amazon il parametro supera le 30 volte.

“Prese di profitto sul comparto tecnologico che dall’America arrivano sino al Vecchio Continente”, ha commentato un trader interpellato dalla nostra redazione. “Potrebbe essere in corso una rotazione settoriale nei portafogli dei gestori a livello globale”, ha aggiunto l’esperto dalle sale operative, “le valutazioni sul settore sono tiratissime e questo vale un po’ per tutte le aree geografiche”.

L’ondata di vendite odierna non ha risparmiato neanche i listini asiatici questa notte, come testimoniato dall’andamento dei giganti asiatici del settore Samsung e Tencent. Sul fronte italiano è STM il bersaglio preferito dagli investitori, con il titolo che ha ad un’ora dalla chiusura perde oltre 9 punti percentuali mentre Oltreoceano continua anche oggi il sell off su Apple; il titolo dell’azienda di Cupertino guida i cali del Nasdaq con una flessione di quasi il 4% dopo la prima mezz’ora di contrattazioni a quota 143,4 dollari. A pesare sull’andamento borsistico odierno è la nota della casa di brokeraggio Mizuho Securities che ha tagliato il rating sul titolo da buy a neutral con target price abbassato da 160 a 150 dollari.