Piano di acquisto asset della BCE continuerà fino al 2019 (analisti)
Lette come una mossa per bilanciare le concessioni fatte ai falchi, le dichiarazioni di Mario Draghi sulla possibilità di aumentare l’entità o di estendere la durata del piano di acquisto asset (QE, Quantitative Easing) potrebbero invece rappresentare un modo per preparare i mercati alla proroga dello shopping.
Secondo gli analisti di Societe Generale, la prosecuzione degli acquisti di asset (APP, Asset Purchase Programmes) è sempre più probabile. E potrebbe essere annunciata nel terzo trimestre 2017 (più precisamente, aggiungiamo noi, o il 20 luglio o il 7 settembre).
Fino alla fine dell’anno, il programma APP della Banca Centrale Europea prevede l’acquisto di titoli per una media di 60 miliardi di euro mensili. Stando alle stime di SocGen, la BCE a settembre potrebbe estendere il piano al 2018 con una dotazione iniziale di 40 miliardi di euro. L’importo è destinato a scendere di 10 miliardi ogni tre mesi e quindi ad essere completato nel primo trimestre 2019.
“Il tono generale e un outlook debole sull’inflazione segnalano che siamo lontano dall’avvio di un dibattito finalizzato a una normalizzazione e questo ci porta a pensare che la prossima riduzione nel piano mensile di acquisto asset arriverà solo all’inizio del prossimo anno”, riporta una nota della banca francese.
Al momento la BCE stima un inflazione dell’1,5% nel 2017, dell’1,3% nel 2018 e dell’1,6% nel 2019, al di sotto quindi dell’1,7, dell’1,6 e dell’1,7 per cento stimato a marzo. “Riteniamo che il mix di inflazione in calo e bassa inflazione ‘core’ sia destinato a continuare nel 2017 e nel 2018”.