Lavoro: Uil, preoccupante frenata dati sull’occupazione
I deboli riscontri odierni sull’occupazione, con occupati in calo di 51mila unità a maggio e disoccupazione in risalita all’11,3%. “I dati mensili sono sempre da analizzare con prudenza – sottolinea Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL – ma la “non crescita” del tasso di occupazione (- 0,1%), termometro attendibile sull’andamento generale, unitamente all’arretramento degli occupati “stabili”, non può non preoccupare. Dall’andamento fortemente altalenante della nostra economia, ne deriva la sola crescita dell’occupazione temporanea (che come tale è continuamente a rischio disoccupazione, anche di lunga durata, in assenza di tempestive ed efficaci politiche attive), composta soprattutto da over 50, cioè da una platea di lavoratori già professionalmente formata”.
“E’ vero che la crescita dell’economia è il primo fattore che può sostenere la buona qualità e la quantità di occupazione – aggiunge Loy – ma un intervento non a spot (bonus) bensì strutturale, come la riduzione del cuneo fiscale e previdenziale, può essere un sostegno a quelle imprese indecise se assumere o stabilizzare le persone. Il sindacato si aspetta dalla Legge di Stabilità segnali chiari verso questa direzione”.