Aim Italia: settimana “calda” per gli sbarchi in Borsa. Ir Top: mercato sfonda i 4 mld di capitalizzazione, 83 società quotate
Con una quotazione al giorno, certamente questa settimana è da incorniciare per l’Aim Italia. Lunedì il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese ha accolto Culti, ieri Pharmanutra e proprio oggi la spac Gnenalta. E si prepara a spalancare le porte tra domani e venerdì ad altre due matricole (Sit group e la spac Sprint Italy). Nel mirino ora c’è il raggiungimento delle 100 società quotate sull’Aim Italia. Che la settimana sarebbe stata calda dal punto di vista degli sbarchi a Piazza Affari lo aveva anticipato l’amministratore delegato di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, in occasione della quotazione di DoBank, definendo questa settimana da bollino rosso, con un’Ipo al giorno.
E il 2017 potrebbe segnare il vero l’anno della riscossa per le piccole di Piazza Affari quotate sull’Aim Italia. Il miglioramento nel corso del 2017 si è visto su più fronti: in termini di liquidità, fondamentali, numero di investitori specializzati e performance azionarie. Una crescita per le Pmi quotate sul mercato alternativo che salta subito all’occhio analizzando i numeri contenuti nell’ultimo Osservatorio su Aim Italia, presentato oggi in Borsa da Ir Top. Il mercato ha raggiunto una capitalizzazione di 4,1 miliardi di euro, sono 83 le società (erano 76 a luglio 2016) con un giro d’affari 2016 pari a 3,5 miliardi di euro. E ancora la raccolta da Ipo è stata pari a 1,26 miliardi di euro, cui si aggiunge una raccolta da mercato secondario di circa 360 milioni. Parte del merito va anche all’introduzione dei Pir: dopo il loro lancio a inizio anno sono state dieci le Ipo nel 2017 (le recentissime Glenalta, Pharmanutra, Culti Milano, ma anche Crescita, Digital360, Finlogic, Health Italia, Telesia, TPS e WIIT), per una raccolta complessiva di 282 milioni di euro.
“L’Aim Italia è un listino “Pir compliant” che rappresenta in termini di numero di società il 37% dell’universo investibile Small Cap”, afferma Anna Lambiase, amministratore delegato di IR Top, che ha illustrato le caratteristiche e i trend evolutivi del mercato, nonché l’impatto che l’introduzione dei Pir ha avuto sulla liquidità. “Da gennaio l’indice Ftse Aim Italia ha performato positivamente (+23%), ed è migliorata la liquidità dei titoli con una significativa crescita del controvalore medio giornaliero che passa da 24.000 euro nel 2016 a oltre 139.000 euro nel mese di giugno 2017 – ricorda Lambiase -. Cresce del 155% il controvalore totale scambiato nei primi 6 mesi del 2017 rispetto all’intero 2016, trainato dall’impatto dei Pir che ha generato un selettivo afflusso di risorse sui titoli small cap già quotati e che potrà favorire nuove operazioni di Ipo e di secondario”.
Boom anche di operazione straordinarie
Ed è boom di operazioni straordinarie. Secondo l’Osservatorio su Aim, tra il 2016 e i primi 5 mesi del 2017, 40 società (pari al 49%) hanno effettuato almeno un’operazione straordinaria (acquisizioni, fusioni, cessioni, JV, acquisizioni/affitto di rami aziendali, reverse takeover) per un totale di 117 operazioni (73 nel 2016 e 44 nel 2017). Complessivamente hanno registrato un controvalore di 186 milioni di euro, di cui 36 milioni nel 2017. E il valore medio delle transazioni è pari a 5,4 milioni nel 2016 (2,8 milioni il valore mediano) e 3 milioni nel 2017 (1,9 milioni di euro il valore mediano). I mercati su cui si sono concentrate le operazioni di M&A sono Italia (76%), Europa (15%) con Francia, Spagna, Croazia e Serbia, mentre il restante 9% ha interessato società target extra Europee (principalmente Paesi dell’America Centrale, Cina, Stati Uniti, Sud Africa).