Facebook alla prova dei conti trimestrali. Instagram e video sotto i riflettori
Dopo la chiusura delle contrattazioni, Facebook alzerà il velo sui conti trimestrali. L’utile per azione è atteso a 1,13 dollari (1,22$ per il dato non ufficiale), +72 centesimi rispetto a un anno fa, mentre il fatturato dovrebbe passare da 6,4 a 9,17 miliardi di dollari.
Aggiornati i massimi storici nella seduta di lunedì a 166,17 dollari, il titolo, che da inizio anno segna un incremento superiore ai 40 punti percentuali, anche in caso di numeri migliori del previsto potrebbe essere preda delle prese di beneficio. Anche perché, con 16 trimestri consecutivi di utili superiori alle stime, sarà particolarmente difficile, e il nuovo massimo storico è lì a testimoniarlo, stupire gli operatori.
“Le aspettative di crescita sono aumentate drammaticamente ma, al tempo stesso, la valutazioni sono state sostenute dai fondamentali”, rilevano David Madden e Colin Cieszynski di CMC Markets. Nell’ultimo trimestre l’utile per azione si è attestato a 1,35 dollari e il giro d’affari a 8 miliardi, rispettivamente +21,5 e +2,5% al di sopra del consenso.
A seguito di esplicita richiesta arrivata dalla Securities and Exchange Commission, da questo trimestre il colosso fondato da Mark Zuckerberg presenterà solo dati contabili secondo lo standard GAAP (General Accepted Accounting Principles).
Il focus degli operatori sarà ovviamente rivolto ai ricavi da introiti pubblicitari, alla luce del ridotto incremento degli annunci nel newsfeed, e sull’andamento delle spese, dopo che nel 2016 la società ha annunciato per l’anno corrente un aumento del 50% dei costi per la realizzazione di data center. In questo contesto, Macquarie Research si attende ricavi da inserzioni in Facebook in aumento del 36% e un +44% per le spese operative.
Riflettori ovviamente puntati anche sugli altri business, primo tra tutti Instagram (che, come nel caso Alphabet -YouTube, saranno diffusi per la prima volta in maniera autonoma). Il social delle foto potrebbe rappresentare la prima area di crescita alla luce delle nuove funzionalità: in particolare, gli operatori spulceranno i dati relativi le “Instagram Stories”, che ad aprile avevano superato la soglia dei 200 milioni di utenti (161 milioni per Snapchat).
Attenzione anche all’andamento della divisione video, dopo che Zuckerberg ha rilevato che la sua creatura sta diventando una società “video-first”. “Il tempo medio di visione dei video è cresciuto del 300% in un anno e si tratta di una divisione da valutare attentamente poiché i contenuti video stanno diventando sempre più importanti”, sottolineano Madden e Cieszynski. “I video stanno rosicchiando quote ai contenuti scritti”.