Moncler si sgonfia sul Ftse Mib, per Goldman ha corso troppo e nel 2022 atteso minore slancio in Cina
Moncler ritraccia dai massimi e si segnala oggi come il peggior titolo sul Ftse Mib con un calo del 2,7% circa a 66,32 euro. A pesare sul titolo del gruppo dei piumini è un report sul settore del lusso da parte di Goldman Sachs che ha tagliato la raccomandazione su Moncler a Sell dal precedente Neutral. Nel dettaglio la casa d’affari statunitense spiega come sembri controintuitivo diventare più cauti sul titolo “quando pensiamo che lo slancio del marchio è forte nel periodo di vendita più importante dell’anno dato il suo bias stagionale”, ma a portare a maggiore cautela sul titolo è la sovraperformance di Moncler (+18% vs peers a 6 mesi) con le prospettive positive per il 4° trimestre 2021 e il primo trimestre 2022 (con anche le Olimpiadi invernali) che appaiono già prezzate.
Il prezzo obiettivo indicato da Goldman Sachs è 61 euro e implica un potenziale downside del 10%.
Verso 2022 con crescita in Cina più lenta
“Come confermato dai recenti risultati del terzo trimestre, lo slancio del marchio rimane forte e continuiamo a prevedere un’accelerazione nella vendita nel quarto trimestre (prevediamo una crescita delle vendite al dettaglio sottostante del +19% su un periodo di 2 anni base, rispetto al +14% nel terzo trimestre)”, rimarca Goldman Sachs.
Guardando al 2022, Goldman vede Moncler affrontare una crescita più lenta in Cina. Nello specifico Moncler affronterà un ambiente dei prezzi vulnerabile (il suo premio in Asia è al di sopra dei livelli medi del settore).
In generale Goldman Sachs ha ridotto le stime di crescita delle vendite sull’intero settore del lusso a +9% per il 2022 dal precedente +13,5%.
Da inizio anno il titolo Moncler segna un balzo di oltre il 32% e ieri ha toccato i nuovi massimi storici oltre quota 68 euro con capitalizzazione oltre i 18 miliardi.