Regno Unito: BoE lima le stime di crescita. Inflazione sopra il target nei prossimi 3 anni
Costo del denaro fermo allo 0,25% e piano di acquisto asset fermo a 435 miliardi di sterline. Non sono arrivate sorprese dal meeting odierno della Bank of England che con una maggioranza di 6 membri (dai precedenti 5) ha ribadito il tasso benchmark al minimo storico (come da copione, la decisione di confermare il QE è stata invece adottata all’unanimità).
Alle prese con un contesto particolarmente complesso, l’inflazione è sopra il target del 2% e la crescita economica segna un rallentamento, l’istituto londinese ha rimarcato che l’ipotesi di un incremento dei tassi non è da escludere. Il panel di analisti contattati da Bloomberg pronostica, al 57,8%, che un primo ritocco sarà annunciato a maggio 2018.
A giugno i prezzi al consumo hanno segnato un +2,6% e la BoE si attende che nei prossimi 3 anni si confermeranno sopra l’obiettivo del 2%. “Il Comitato di Politica monetaria stima un ulteriore crescita dell’inflazione nei prossimi mesi e un picco al 3% nel mese di ottobre”, riporta la nota dell’istituto. Questo alla luce del “deprezzamento della sterlina che continua a riversarsi sui prezzi al consumo”.
Nell’anno corrente la view sull’inflazione passa dal 2,6 al 2,7 mentre il dato 2018 è confermato al 2,6%. L’istituto guidato da Mark Carney ha però ridotto le stime di crescita in vista dell’impatto della Brexit sulla capacità di spesa. Per il 2017, il Pil è visto all’1,7%, contro l’1,9% di maggio, mentre nel 2018 il dato è atteso all’1,6%, -0,1% rispetto al dato precedente.
A 1,3235 prima dell’annuncio, attualmente il cambio tra la moneta d’Oltremanica e il biglietto verde passa di mano a 1,3169, -0,4% rispetto al dato precedente. Si conferma la correlazione negativa con il FTSE100, in rialzo di mezzo punto percentuale a 7.448,74 punti.