Rbs torna in utile e sceglie Amsterdam per le sue attività post-Brexit
Royal Bank of Scotland (Rbs), detenuta per la maggioranza dallo Stato inglese, è tornata in utile nel secondo trimestre dell’anno e ha scelto Amsterdam per proseguire le sue attività nell’Unione europea dopo la Brexit. Il titolo della banca inglese festeggia sulla Borsa di Londra: in una seduta piatta l’azione sale di oltre 2 punti percentuali.
Nel periodo aprile-giugno Rbs ha riportato un utile di 680 milioni di sterline (circa 752 milioni di euro), contro la perdita da oltre 1 miliardo di sterline del corrispondente periodo del 2016, generata anche a causa delle elevate spese legali. Anche allargando lo sguardo al primo semestre, il risultato è tornato positivo. La banca inglese ha infatti evidenziato un utile di 939 milioni di sterline, contro il rosso da 2 miliardi di streline l’anno prima. Si tratta del primo utile semestrale degli ultimi tre anni.
Rbs, di cui lo Stato inglese detiene il 71%, avrebbe anche scelto Amsterdam come sede europea in caso di una hard Brexit e quindi di perdita del passaporto finanziario, che permette agli istituti finanziari di proporre le loro attività nei diversi Paesi del Vecchio continente. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, Rbs ha intavolato alcune trattative con la banca centrale olandese riguardanti la sua licenza bancaria in Olanda al fine di permettere alla sua filiale di investimento NatWest Markets di poter continuare a esercitare le sue attività nella Ue anche dopo l’uscita della Gran Bretagna dal blocco europeo.