Piazza Affari chiude flat: Banca Generali in testa, perdono quota Tim e Buzzi Unicem
Seduta tipica del mese di agosto, con volumi ridottissimi e volatilità ai minimi per il mercato italiano. Piazza Affari ha infatti oscillato fra i minimi di giornata a 21.947,02 e i massimi intraday a 22.065,42 punti, mantenendo fermo il baricentro dei 22mila punti, livello conquistato con fatica dopo un movimento rialzista in costruzione dal mese di giugno.
In questo quadro il FTSE Mib ha chiuso flat a 22.048,3 punti. E’ stato un luglio florido per la raccolta di risparmio gestito sul suolo della Penisola, ed è per questo che oggi in Borsa ha festeggiato Banca Generali, miglior titolo fra i 40 del principale listino con un +2,45% a 30,5 euro. L’istituto triestino ha realizzato a luglio una raccolta netta di 481 milioni, con un saldo da inizio anno pari a 4.301 milioni (+22% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).
Si base sulle medesime evidenze il rally odierno di UBI Banca, +1,46% a 4,16 euro. IWBank Private Investments, la banca multicanale appartenente al gruppo Ubi Banca, nei primi sei mesi dell’anno ha messo in mostra una raccolta netta da parte dei consulenti finanziari per 566 milioni di euro, evidenziando un aumento dell’89% rispetto al corrispondente periodo del 2016. Le masse in gestione ammontano a 12,4 miliardi.
Acquisti anche su Ferrari, +1,34% a 94,75 euro, con il titolo che nell’intraday ha aggiornato un nuovo record storico a 95,3 euro. Il titolo del Cavallino di Maranello, oltre che in pista, corre anche sui parterre di Borsa ed oggi ha inanellato un nuovo record dimenticando la velocissima correzione accusata subito dopo la diffusione dei risultati trimestrali.
Fra i segni meno, si segnala la performance di Buzzi Unicem, -1,36% a 21,04 euro, azzoppata dal provvedimento dell’Antitrust che ha comminato una multa da oltre 184 milioni di euro ad un cartello di 13 società del settore cementifero (fra cui Buzzi Unicem) per l’accusa di aver creato un cartello sui prezzi con condotta anti-concorrenziale.
Infine, Telecom Italia, -2,1% a 0,8665 euro, dopo la risposta di Vivendi a Consob con cui è stato negato il ruolo di “direzione e controllo” sull’ex monopolista tlc italiano. Secondo alcuni analisti, l’azienda francese di Bollorè vorrebbe evitare di accollarsi in bilancio il debito monstre di Tim, pari a 25,7 miliardi di euro.