Germania snobba protesta Ryanair, vuole campione nazionale dei cieli. Lufthansa punta a 90 aerei di Air Berlin
Lufthansa va avanti per la sua strada, snobbando le aspre critiche arrivate sul dossier Air Berlin da parte di Ryanair. Obiettivo: rilevare fino a 90 aerei Air Berlin, inclusa l’intera flotta della filiale Niki. Con tanto di assist del governo di Angela Merkel. Le quotazioni di Air Berlin balzano di oltre +14%.
Giorni fa è stato lo stesso quotidiano britannico Guardian ad affermare che un’eventuale alleanza tra Lufthansa, prima compagnia aerea in Germania, ed Air Berlin, seconda tedesca – caduta in bancarotta dopo che Etihad ha detto stop ai finanziamenti -, sarebbe stata “vergognosa”, in quanto chiara sfida alla normativa antitrust dell’Unione europea.
Eppure le trattative tra le due compagnie aeree sono state già preannunciate per la giornata di oggi. A dirlo, in un’intervista rilasciata a Reuters, è la stessa Christine Behle, vicepresidente di Lufthansa: che aggiunge che i negoziati andranno avanti per l’imminente week-end. Un accordo potrebbe arrivare già la prossima settimana, stando all’anticipazione di Sueddeutsche Zeitung, che svela le mire dell’AD di Lufthansa, Carsten Spohr.
In una situazione in cui diversi sono i tedeschi in viaggio per le vacanze estive, e in attesa delle elezioni federali che si terranno a fine settembre, Berlino ha già assicurato un prestito ponte del valore di 150 milioni di euro, per garantire l’operatività dei voli Air Berlin per almeno tre mesi, e tutelare i 7.200 posti di lavoro fino a quando non venga trovato un acquirente che rilevi gli asset della disastrata compagnia aerea.
La Germania di Angela Merkel, in pieno clima di campagna elettorale, punta a ottenere il via libera delle autorità Antitrust prima che il gruppo rimanga completamente a secco di fondi.
Ryanair potrà dunque anche strepitare, ma è stato lo stesso ministro dei Trasporti tedesco Alexander Dobrindt a invitare Lufthansa a farsi avanti per acquistare la maggior parte degli asset di Air Berlin.
E questo perchè – parole sue – la Germania ha bisogno di “un campione nazionale” nell’aviazione internazionale.
“Ecco perchè è necessario, con urgenza, che Lufthansa possa rilevare parti significative di Air Berlin”, ha detto al quotidiano Rheinische Post.
Nelle ultime ore Thomas Winkelmann, AD di Air Berlin, ha riferito al Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ) che la società caduta in bancarotta è in trattative con tre compagnie aeree, tra cui Lufthansa, e che spera di concludere un accordo con almeno due di esse entro la fine di settembre.
All’inizio di questa settimana, una fonte vicina al dossier ha identificato in easyJet una delle potenziali interessate, mentre la tedesca Condor ha comunicato di essere pronta a ricoprire “un ruolo attivo” nella ristrutturazione del gruppo.
Intanto Reuters riporta alcune indiscrezioni secondo cui il futuro di Niki – compagnia aerea austriaca di proprietà di Air Berlin fondata dall’ex campione di formula 1 Niki Lauda – si presenta incerto, in quanto non si sa ancora se la filiale verrebbe venduta insieme agli asset di Air Berlin o in via separata.
Niki non sarà coinvolta nel procedimento di insolvenza, ma dipende comunque da Air Berlin per coprire i suoi costi.
Due giorni fa Ryanair ha presentato una denuncia alla Commissione europea e alle autorità Antitrust tedesche, parlando di una “cospirazione ovvia” e di una bancarotta (quella di Air Berlin) “creata ad arte, per permettere a Lufthansa (compagnia aerea numero uno in Germania) di rilevare Air Berlin senza indebitarsi“.