Uber: il nuovo ceo vuole una svolta a 360 gradi, obiettivo Ipo nel 2019
Dara Khosrowshahi si prepara a prendere le redini di Uber a partire da settimana prossima con propositi ben precisi. L’ex amministratore delegato di Expedia vuole subito iniziare a ridurre le perdite sul mercato statunitense e quotarsi entro i prossimi 18-36 mesi. Nel discorso ai dipendenti tenuto ieri presso la sede Uber di San Francisco, Khosrowshahi ha fatto capire che l’Ipo rappresenta uno sbocco quasi obbligato per Uber.
Tra le priorità ci sarà anche un netto cambio di rotta relativamente ai principi fondamentali. Un nuovo codice etico rappresenta un passaggio importante per rimarcare il cambio di rotta rispetto alla precedente modalità di gestione e rispondere con fermezza alle recenti turbolenze con accuse di diffusa discriminazione sessuale, molestie e problemi legali.
Il nuovo amministratore delegato non avrà un compito facile visto che prende il posto del fondatore Travis Kalanick è stato costretto alle dimissioni lo scorso giugno da alcuni investitori dopo alcuni scandali che hanno compromesso l’immagine di Uber.
Dara Khosrowshahi, scappato dall’Iran all’età di 9 anni, nell’incontro con i dipendenti ha detto che Uber dovrà concentrarsi sul pagamento delle fatture, ridurre le sue pesanti perdite e riacquistare le quote di mercato perse rispetto al rivale americano Lyft. Un riferimento anche ai progetti a più elevato rischio, da ripensare, come quelo delle vetture volanti.
L’ex ceo Kalanick, presente ieri all’incontro con lo staff, ha espresso interesse a ritornare ad un ruolo attivo in azienda; intenzione che potrebbe risultare scomoda per la nuova gestione Khosrowshahi.