Mercati europei positivi aspettando la Bce e dopo accordo tetto debito Usa. Euro/dollaro stabile sopra 1,19
Mercati europei positivi all’indomani dell’accordo a sorpresa sul tetto del debito americano. Sul mercato valutario l’euro/dollaro si mantiene sopra area 1,19 in attesa delle indicazioni che arriveranno dagli annunci della Banca centrale europea (Bce), in particolare dalle parole che verranno utilizzate dal governatore Mario Draghi nel corso della conferenza stampa che prende il via alle 14.30 dopo le decisioni di politica monetaria. Una riunione, quella odierna, dalla quale non sono attesi dettagli sulle prossime mosse in tema di quantitative easing (indicazioni in tal senso dovrebbero arrivare nel meeting di ottobre). Il focus sembra essere concentrato sul rafforzamento dell’euro.
“Mi attendo che la Bce lasci la stance invariata, e che Draghi si spenda per evitare che il mercato dia per scontato l’annuncio di una riduzione del QE a ottobre“, ha dichiarato Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners, nel consueto commento sui mercati finanziari. “Cautela sullo scenario inflattivo, conferma della guidance e contemplazione di scenari che mantengono il QE invariato nel 2018 potrebbero essere alcuni degli strumenti a disposizione del presidente Draghi”, aggiunge l’esperto.
Attenzione come sempre al capitolo inflazione (oggi verranno comunicate anche le previsioni di crescita economica). “La previsione d’inflazione sarà un fattore chiave per il market pricing per la riunione di oggi; una sensibile revisione al ribasso delle previsioni d’inflazione, indicherà che la Bce sarà ancora cauta sulla rapidità di rimozione della sua politica accomodante”, sostiene Stephanie Kelly di Aberdeen Standard Investments aggiungendo che “sebbene le previsioni di inflazione sottostanti siano sostanzialmente immutate, Draghi cercherà di assumere un tono equilibrato nel tentativo di evitare una forte reazione valutaria, ribadendo il messaggio che il Consiglio potrebbe prorogare il programma di acquisto degli asset oltre dicembre 2017, se necessario, e mantenendo la discrezionalità per le modalità del tapering, che resta altamente probabile nel 2018”.
Sul fronte americano, ieri a sorpresa Donald Trump ha strappato un accordo sul tetto del debito Usa, prorogando il termine entro cui dovrebbe essere alzato di tre mesi (fino a metà dicembre). Una notizia che ha sostenuto Wall Street che ha archiviato la seduta in rialzo. Questa decisione, sottolinea Sersale, riduce il senso di urgenza che attanagliava i mercati al rientro dal periodo estivo e può permettere alla Fed di procedere con l’annuncio dell’inizio della riduzione del bilancio, senza il timore di iniziarla nel bel mezzo di uno shutdown/default tecnico. Tuttavia, l’esperto mette in luce una questione: la nuova scadenza giungerebbe, infatti, due giorni dopo la riunione del Fomc del 13 di dicembre, “riproponendo ad aeternum il dilemma Fed, ossia alziamo a 2 giorni da un default tecnico?”.
In questo scenario le Borse europee si muovono sopra la parità: il Ftse 100 sale dello 0,06%, mentre il Dax e il Cac40 evidenziano una crescita rispettivamente dello 0,55% a 12282,3 punti e dello 0,20% a 5111,7 punti. Lato forex, il cambio euro/dollaro si mantiene sopra 1,19 e ora viaggia a 1,1947. Lato commodity, movimenti sempre positivi per l’oro, con la quotazione del metallo giallo in crescita di circa lo 0,3% a 1.342,7 dollari l’oncia.