Oro paga rialzo dollaro, minimo in due settimane. Ftse Mib verso trend migliore in quattro anni: i titoli buy e sell
Sentiment positivo sull’azionario, complici i nuovi record testati da Wall Street lo scorso venerdì e i rialzi delle borse asiatiche. Oggi chiusa la borsa di Tokyo.
L’attenzione degli investitori si focalizzerà questa settimana sulla riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed. Il consensus è per tassi invariati: importante sarà piuttosto l’outlook sulla crescita del Pil Usa e dell’inflazione.
Nelle ultime sessioni, complice il rialzo dell’indice dei prezzi al consumo, le speculazioni su una nuova stretta monetaria targata Fed, nel mese di dicembre, sono tornate a crescere, ragion per cui le quotazioni del dollaro rimangono sostenute, attorno al record in sette settimane nei confronti dello yen, attorno a JPY 111,15.
Il rafforzamento del dollaro, unito alle aspettative su una Fed che torna a essere più hawkish, ovvero più falco, mette sotto pressione le quotazioni dell’oro. Il contratto spot cede fino a $1.315,10, al minimo dallo scorso 31 agosto, per poi ridurre le perdite attorno a $1.316,50. I futures sull’oro con scadenza a dicembre perdono mezzo punto percentuale circa a $1.320,60 l’oncia.
Tornando all’azionario di Piazza Affari, così sottolinea Pietro Di Lorenzo, amministratore unico di SOS Trader, nella sua newsletter BUY&Sell:
“Il Ftse Mib disegna una black spinning top che consolida sui massimi nel giorno delle scadenze tecniche. E’ stata una seduta interlocutoria per Piazza Affari nonostante il nuovo massimo storico di Wall Street che trascina al rialzo le principali borse asiatiche (eccetto la Borsa di Tokyo chiusa per festività). I mercati americani sembrano digerire qualsiasi evento negativo macinando massimi su massimi, ignorando la scarsa incisività dell’azione politica di Trump e le tensioni geopolitiche con la Corea del Nord”.
“Anche Piazza Affari si mostra in salute con un apprezzamento da inizio anno del 15,57%: se il 2017 chiudesse oggi sarebbe il migliore anno degli ultimi 4 avvicinandosi al +16.64% del 2013 e al +19.47% del 2009. Operativamente lunedì proveremo a rientrare sul mercato su un titolo che sembra aver trovato un pavimento da cui ripartire.
Fra i titoli interessanti per la seduta odierna, Di Lorenzo segnala:
TELECOM riconosce il supporto in area 0.77€. Possibile intervenire sulla conferma del segnale
LEONARDO testa la resistenza statica e dinamica passante in area 15€. Il superamento di questo livello potrebbe innescare un decisa accelerazione
ENI fornisce l’auspicato segnale di inversione riportandosi sopra la resistenza in area 13.65€. Da questi livelli si aprono importanti margini di upside
Violento sell off su FERRAGAMO che si riporta su livelli che non vedeva dal 3 gennaio. Possibile assistere a un tentativo di reazione sul supporto a 22€.
A2A realizza un Key Reversal High Bar, ovvero un pattern dalle implicazioni ribassiste tanto raro quanto potente. Possibile assistere a una ulteriore correzione dei prezzi.
Arriva il Sell Off previsto su MAIRE TECNIMONT dopo l’accelerated bookbuilding è avvenuto a un prezzo pari a 4,9 euro per azione, da parte della società dell’emirato di Abu Dhabi che dimezzato la sua partecipazione nel gruppo italiano. Come è evidente dal grafico sul titolo si erano concentrate le attenzioni di 6 investitori istituzionali che al momento hanno venduto allo scoperto quasi il 10% del capitale.