Immobiliare: tasso fisso rimane il favorito per i mutui, boom di domanda per province e case smart ed ecosostenibili
Maggiore fiducia dei consumatori, migliori prospettive del mercato immobiliare e tassi di interesse ai minimi storici favoriscono la domanda di mutui, soprattutto a tasso fisso. Dai dati elaborati dall’Ufficio Studi di 24MAX (società di mediazione creditizia del Gruppo RE/MAX) relativi al terzo trimestre emerge una netta preferenza per il tasso fisso con l’89,4% dei mutui. “Per chi si trova di fronte all’accensione di un mutuo della durata media di 20-25 anni, la scelta del fisso assicura un tasso estremamente conveniente per tutta la durata del finanziamento – commenta Riccardo Bernardi, Chief Development Officer di 24MAX – Il possibile risparmio sul lungo periodo dato dalla scelta del variabile non vale dunque per molti il rischio legato a un possibile futuro innalzamento dei tassi”.
In ambito immobiliare, le previsioni per i prossimi mesi continuano a riflettere il clima di ripresa in atto. Uno scenario confermato anche dai dati riportati dall’Outlook Semestrale di Real Estate DATA HUB, da cui emerge un andamento crescente del mercato immobiliare italiano con transazioni in aumento rispetto al 2020 e al 2019, ritornando al trend ascendente pre-pandemia. Un dinamismo esteso anche alle province, alimentato dalle nuove esigenze dell’abitare e, in particolare, dalla ricerca di quegli elementi che si sono rivelati carenti durante la forzata permanenza in casa.
Si evidenzia anche un sempre maggior interesse per case smart ed ecosostenibili che ottimizzino temi come il riscaldamento o i materiali utilizzati, passando dal risparmio energetico e dal riciclo. Affermazioni confermate da quanto descritto nell’European Housing Report 2021 realizzato da RE/MAX Europe, dove si sottolinea come in tutta Europa si stia registrando un’effervescenza del real estate basata sulla ricerca di nuovi stili di vita che prediligono fattori quali la vicinanza a spazi verdi, luoghi di lavoro, negozi di prossimità e trasporti pubblici, unitamente all’accessibilità economica. La vivibilità del quartiere gioca un ruolo significativo nel processo di acquisto della casa, contribuendo alla delocalizzazione che si sta registrando anche in Italia.