Agenda della prossima settimana: tutti in attesa di notizie da Francoforte
L’appuntamento più importante nella settimana che inizierà il prossimo 23 ottobre è rappresentato dal meeting della Banca Centrale Europea di giovedì. Il mercato si attende un “Lower for longer”, un taglio dello shopping da 60 a 40 miliardi di euro con la contemporanea estensione del piano fino alla fine del 2018.
Un “tapering” particolarmente “soft” sembrerebbe la soluzione migliore per un contesto europeo che nonostante i continui miglioramenti si trova ancora a dover fronteggiare sfide particolarmente rischiose. La cautela sarebbe inoltre funzionale a uno spostamento in avanti delle aspettative per un primo rialzo dei tassi, attualmente fissate al 2019, e rappresenterebbe un compromesso che permetterebbe agli operatori di prepararsi a un futuro senza il sostegno offerto dagli acquisti della BCE.
“Sarebbe pericoloso spingere bruscamente sul freno”, ha detto il governatore della Banca centrale austriaca e membro del Direttivo dell’Eurotower Ewald Nowotny. ”Credo che la BCE solleverà il piede dell‘acceleratore in maniera graduale”.
Tra gli altri appuntamenti in calendario, lunedì sarà la volta del report mensile della BundesBank, la Banca centrale tedesca, e dell’indice degli ordini alle industrie britanniche elaborato dalla CBI, la locale Confindustria. Nella seconda parte è prevista la pubblicazione dei numeri relativi il sentiment dei consumatori europei.
Martedì sarà invece il giorno degli indici PMI (Purchasing Managers’ Index), quelli relativi il sentiment dei direttori degli acquisti. In arrivo le indicazioni preliminari (ottobre) relative Giappone, Zona Euro e Stati Uniti. Per i dati europei è stimato un lieve calo mentre l’indice del manifatturiero a stelle e strisce è visto in aumento.
Mercoledì riflettori puntati sul tedesco Ifo, l’indicatore che misura il sentiment di 7 mila imprenditori della prima economia europea, e del dato preliminare sul Pil del Regno Unito (atteso all’1,4 per cento, contro l’1,5 precedente). Dagli Stati Uniti sono in arrivo gli ordini di beni durevoli (consenso +0,9%), i prezzi delle abitazioni e le vendite di nuove case. Alle 16 la Bank of Canada dovrebbe annunciare la conferma del taso overnight all’1%.
La settimana si chiuderà con le indicazioni giapponesi sull’andamento dei prezzi al consumo (indice nazionale e Tokyo) e con la stima preliminare sulla crescita economica statunitense del terzo trimestre. Per il dato, è stimato un rallentamento di mezzo punto percentuale, dal 3,1 al 2,6 per cento.