Chiusura in volata per Piazza Affari, Fca e Italgas sospinte dai conti trimestrali
Seconda seduta dell’ottava con una marcia in più per Piazza Affari sostenuta da un avvio positivo della stagione delle trimestrali in Italia. L’indice Ftse Mib ha così chiuso la giornata in progresso dell’1,12 per cento a quota 22.629 punti. Buone le indicazioni dall’attività manifatturiera dell’Eurozona che a ottobre viaggia sui massimi a oltre 6 anni, alimentando ulteriormente le aspettative per l’annuncio dell’avvio del tapering da parte della Bce il prossimo 26 ottobre.
Sul parterre milanese si segnala lo spunto rialzista di Italgas (+4,17%) all’indomani della trimestrale che è stata apprezzata dagli analisti. Nei primi nove mesi del 2017 i ricavi sono cresciuti del 7,2% a 835 milioni di euro, mentre l’Ebitda è aumentato del 20% a 578 milioni. Nel periodo Italgas ha visto balzare l’utile netto del 27,8% a 213,3 milioni di euro. Il management ha confermato la guidance di riduzione delle spese operative a 350 milioni entro la fine del 2018, alzando le stime sull’Ebitda 2017 a 750 milioni rispetto al precedente range 720-740 milioni. Confermato per fine esercizio un debito netto pari a circa 3,7 miliardi.
Sponda dai conti trimestrali anche per Fca (+5,08% a 14,88 euro) che ha riportato nel terzo trimestre un balzo del 50% dell’utile netto, salito a quota 910 milioni di euro. Meglio delle attese di mercato l’ebit adjusted attestatosi a 1,76 miliardi di euro (+17%), rispetto agli 1,67 mld del consensus. I ricavi si attestano a 26,414 miliardi, in calo del 2%. Confermata la guidance per l’intero 2017.
Conti trimestrali non brillanti invece per Luxottica (+4,87%) che è però stata sostenuta dalle indicazioni arrivate dalla promessa sposa Essilor che si aspetta grossi progressi in vista della fusione entro fine anno.
A sorpresa è arrivata anche la trimestrale di Unicredit (+1,93% a 17,45 euro) che ha diffuso i conti preliminari del terzo trimestre in seguito all’erroneo rilascio online di dati sensibili. Nei primi nove mesi del 2017, gli utili netti di Unicredit sono saliti a 4,672 miliardi di euro dai 1,768 miliardi dello stesso periodo del 2016, registrando così un balzo pari a +164%.