Piazza Affari cauta con altre borse su rumor Fed e riunione Fomc. Eba delinea calendario stress test
Borse europee in preda alla debolezza, con l’indice Ftse Mib di Piazza Affari che riporta una performance debole frenato, oltre che da STM, dai titoli delle banche. In generale i mercati sono tutti sull’attenti, in attesa di conoscere la decisione di Donald Trump sul nuovo numero uno della Federal Reserve, che subentrerà quando scadrà l’attuale mandato della presidente Janet Yellen.
Secondo indiscrezioni riportate dal New York Times, il nuovo timoniere della Banca centrale Usa sarà il governatore Jerome Powell: l’annuncio è atteso per la giornata di giovedì, mentre il giorno prima la Fed comunicherà la propria decisione sui tassi sui fed funds. A tal proposito, secondo gli analisti la Federal Reserve manterrà i tassi fermi, procedendo a una stretta monetaria nel mese di dicembre.
Diversi sono i temi su cui l’attenzione degli investitori si sta concentrando. Oltre che sulla Fed, i fari sono sulla riforma fiscale di Trump, in un momento tuttavia in cui si intensifica il Russiagate: Paul Manafort, ex responsabile della campagna elettorale di Trump si è consegnato all’Fbi e l’intera vicenda minaccia la Casa Bianca proprio nel momento in cui il tanto atteso bazooka fiscale firmato Trump sembra più vicino.
Dal fronte macroeconomico, oltre alla carrellata di dati sul Pil, sulla disoccupazione e sull’inflazione, i trader e gli investitori attendono la diffusione del report occupazionale Usa, in calendario il prossimo venerdì.
Focus anche sulla riunione della Bank of England, in cui le autorità di politica monetaria potrebbero optare per il primo rialzo dei tassi di interesse in un decennio, e sulla Bank of Japan, che oggi ha lasciato invariata la propria politica monetaria ultra accomodante.
Sullo sfondo, la Spagna rimane osservata speciale: la ‘fuga’ del presidente catalano Carles Puigdemont in Belgio e i recenti sondaggi rinfocolano la convinzione secondo cui, alle elezioni in Catalogna di dicembre, i separatisti non avranno la meglio, e che i rapporti tra Madrid e Barcellona saranno così rinsaldati.
Tornando a Piazza Affari, occhio alle banche e alla notizia dell’Eba, che ha reso noto che gli stress test sulle banche partiranno il prossimo gennaio, e che i risultati definitivi si conosceranno il 2 novembre del 2018. Verso gli inizi di giugno e a metà luglio, si conosceranno i risultati preliminari, che saranno presentati alla stessa Autorità Bancaria europea.
A livello di notizie societarie, la fondazione Cariverona che ha confermato l’intenzione di uscire dal capitale di UniCredit nel lungo termine, precisando allo stesso tempo di non avere alcuna fretta di vendere la quota, pari all’1,8%.
Tra i titoli sotto osservazione anche Snam, dopo che S&P ha rivisto al rialzo il rating a lungo termine da “BBB” a “BBB+” confermando contestualmente il rating a breve termine ad “A-2” e l’outlook stabile. Sull’azienda circolano anche alcuni rumor
Sull’azionario europeo in generale, cede il sottoindice di riferimento del settore bancario. Il comparto sconta la pubblicazione dei risultati di bilancio di BNP Paribas, che ha battuto le attese sugli utili del terzo trimestre, ma che ha assistito a un calo del fatturato.
Bene le quotazioni del colosso petrolifero inglese BP, che ha riportato utili migliori delle attese, fattore che ha portato l’azione a salire del 3% all’inizio delle contrattazioni.
Acquisti anche sul settore Travel and Leisure in Europa, sulla scia dei risultati di Ryanair, che nel primo semestre dell’anno ha assistito a un balzo dei profitti, su base netta, dell’11%. Il titolo ha guadagnato fin oltre +5%.