Piazza Affari: bancari sotto la lente di Credit Suisse, focus su tre storie: Unicredit, Ubi e Mps
Il settore bancario italiano, in evidenza oggi a Piazza Affari, finisce sotto la lente d’ingrandimento di Credit Suisse. “Siamo selettivamente costruttivi sulle banche italiane in quanto ci aspettiamo una normalizzazione dei costi di rischio e di vedere uno slancio per sul fronte ristrutturazioni”. Nel lungo report dal titolo “Discerning asset quality“, gli esperti della banca svizzera hanno riavviato la copertura su Ubi Banca con rating “outperform”; su Unicredit a cui assegnano una raccomandazione “neutral”; e su Monte Paschi di Siena (Mps) rating “underperform”.
Focus su Unicredit, Ubi e Mps
E all’interno del comparto, Credit Suisse indica come “top pick” in Italia Intesa Sanpaolo e Ubi Banca (entrambe con rating outperform). Soffermandosi sul titolo dell’istituto bergamasco, a cui assegna una valutazione di 5,15 euro, la banca elvetica parla di una “storia di ristrutturazione” non completamente prezzata considerando il potenziale in termini di ricavi derivante dall’operazione che ha portato all’acquisto di Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti. Credit Suisse ritiene che il continuo rafforzamento dell’asset quality rappresenta un catalyst per il titolo e sottolinea, per quanto riguarda i rischi, che il “livello di Npe è più contenuto rispetto ai competitor”.
Sotto i riflettori anche Unicredit (rating “neutral” e prezzo obiettivo di 18,6 euro ad azione). Secondo gli esperti, la banca di piazza Gae Aulenti ha “una qualità dell’attivo relativamente a basso rischio” e “una storia di ristrutturazione”, ma sottolineano che “l’Italia è meno profittevole di quanto sembra sulla base del nostro approccio geografico alla struttura del business di Unicredit”.
Su Mps, tornata a Piazza Affari a fine ottobre dopo lo stop di dieci mesi, Credit Suisse invita alla prudenza. La banca svizzera, che ha indicato rating underperform e prezzo obiettivo a 4,28 euro, indica il piano di riduzione costi come la principale fonte di incertezza. “l piano costi è credibile, ma vediamo anche un rischio di esecuzione sull’asset quality e i ricavi”, scrivono gli esperti, secondo i quali “nel breve termine ci sono più ombre che luci” e “sono necessari alcuni per cancellare questi timori”. Oggi il titolo Mps si mostra debole, registrando una flessione dello 0,98% a 4,634 euro.