Usa: creati 261mila posti di lavoro a ottobre, disoccupazione ai minimi da 2000. Fed verso rialzo a dicembre
Dal mercato del lavoro statunitense arrivano indicazioni positive, dopo la temporanea battuta d’arresto registrata a settembre dopo il passaggio degli uragani Harvey e Irma che hanno colpito il Texas e la Florida. Stando ai dati diffusi dal dipartimento del lavoro americano poco dopo le 13.30 italiane, nel mese di ottobre negli Stati Uniti sono stati creati 261.000 nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo (non farm payrolls). Il dato è tuttavia inferiore alle aspettative del mercato, con gli economisti che avevano previsto una crescita di 313.000 unità.
Il tasso di disoccupazione è calato a sorpresa al 4,1% rispetto al precedente 4,2%, avvicinandosi sempre più ai minimi dal 2000. Rivisti anche i dati di agosto e settembre, rispettivamente, a 208.000 unità (da 169.000) e a +18.000 unità (da -33.000). Delude la voce salari che registra una crescita del 2,4%, ma segna un rallentamento dal 2,9% di un mese fa.
“Nonostante le figure siano state sotto le attese, gli operatori sono stati in parte compensati dalla buona revisione delle figure precedenti, in particolare quelle di settembre che hanno cancellato il dato negativo della lettura di un mese fa”, commenta Vincenzo Longo, market strategist di Ig. Di fronte a questi dati, l‘esperto sostiene che “non siano cambiate di molto le aspettative degli operatori circa il rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve previsto per dicembre“. Longo ammette, però, che la bassa crescita dei salari continua a suscitare qualche dubbio, soprattutto tra i membri Fed, tra cui lo stesso Jerome Powell, fresco di nomina da parte del presidente Trump.