Lavoro Usa: continua il rebus della scarsa crescita salariale (analisti)
I dati sul mercato del lavoro americano sono stati, complessivamente, in linea con le attese. Bene la creazione di buste paga, 261.000, inferiore alle attese ma con una revisione al rialzo del dato di settembre di 90.000 unità. bene anche la disoccupazione che perde un altro decimo e si attesta al 4,1%, minimo dal 2000. Unico dubbio che ancora assilla gli economisti è il perché i salari non crescano. “i salari sono rimasti piatti – commenta Keith Wade, capo economista di Schroders – tanto che il tasso di crescita annuale è sceso al 2,4% a/a dal 2,8%. Alla luce di ciò, continua il rebus della scarsa crescita salariale, anche se guardando al rapporto occupati/popolazione totale si può riscontrare un maggior margine nel mercato del lavoro di quanto il tasso di disoccupazione convenzionale lascerebbe intendere. Il primo infatti si attesta al 60,2% rispetto al 64,5% di 17 anni fa e, durante l’attuale ciclo, ha seguito più fedelmente l’andamento dei salari”. Con i dati odierni, secondo il capo economista di Schroders, è ancora più vicino il rialzo dei tassi a dicembre mentre “probabilmente nel 2018, con il nuovo presidente Jerome Powell, la Fed alzerà i tassi altre due volte”.