Investitori: portafogli ad alta volatilità con arrivo quarta ondata Covid e mancato ausilio BCE
Il Covid torna a correre e stavolta epicentro della quarta ondata è l’Europa ma la Banca centrale europea non prolungherà il programma Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP) per far fronte alla recrudescenza del virus. La previsione arriva da Antonio De Negri, founder e CEO di Cirdan Capital secondo cui saranno due i potenziali rischi per la fine del 2021 e per il primo trimestre del 2022.
I rischi in arrivo secondo Cirdan Capital
In primo luogo, la rapida diffusione del virus nella cosiddetta ‘quarta ondata’; ed in secondo luogo, il mancato ausilio da parte della BCE. La nostra previsione, afferma De Negri, è che tale scenario possa incrementare la volatilità nei portafogli degli investitori, poiché potrebbe generare incertezza riguardo la stabilità economica dell’eurozona. Infatti, per fronteggiare potenziali rischi, viene preferito un approccio che verte verso una modalità ‘prudenziale’ piuttosto che ‘opportunistica’.
Analizzando le possibili conseguenze, l’esperto prevede che le implicazioni di questi due fattori possano avere un sostanziale impatto sul mercato del lavoro, alimentando la ‘supply chain disruption’ (interruzione nella filiera di produzione) nell’eurozona. Tuttavia, grazie al consistente numero di vaccinati in Europa e all’organizzazione di enti pubblici e privati, non ci aspettiamo che la ‘quarta ondata’ possa avere un impatto sulla salute come nelle ondate precedenti continua il CEO di Cirdan Capital. “Poiché crediamo si possano verificare ulteriori inefficienze della supply chain nell’economia reale, ci aspettiamo un rallentamento della crescita dei mercati finanziari nel breve periodo, il quale stimiamo possa aggravare i livelli di inflazione nel medio periodo” conclude.