Market watch Npl: per prima volta dal 2006 saldo negativo tra nuove posizioni e pratiche chiuse
L’impegno profuso dal sistema bancario italiano comincia a dare segnali positivi concreti. Lo ha confermato questa mattina Banca IFIS nell’aggiornamento del “Market Watch NPL-The Italian Scenario”. L’analisi conferma l’accelerazione annunciata nelle operazioni di non-performing loans dell’ultimo trimestre 2017, che continuano a spingere il mercato italiano.
Nell’analisi viene rilevato che da ottobre a metà novembre 2017 si è registrato un incremento dell’84% nei volumi di NPL ceduti nel mercato italiano degli NPL rispetto allo stesso periodo del 2016, per un ammontare di circa 7 miliardi di euro.
In particolare, scrive Banca IFIS, le operazioni di fine 2017 riguarderanno principalmente il mercato primario, mentre sul mercato secondario saranno scambiati circa 5 miliardi (corrispondenti al 5% dei volumi attesi).
Di particolare rilevanza però i dati su svalutazioni e nuovi crediti deteriorati generati. Per la prima volta dal 2006, infatti, si sono registrate maggiori svalutazioni o vendite di NPL a fronte di un minor numero di nuove sofferenze generate.
Questo trend e il saldo negativo del rapporto tra “vecchie” posizioni e nuove sofferenze è da attribuirsi a due fattori: una maggiore vendita di NPL ed una maggiore svalutazione dei crediti non-performing da parte delle banche italiane.
I tre principali operatori del mercato Npl in qualità di servicer rimangono Quaestio, Cerved e doBank, che da soli detengono più del 50% del mercato.