Eur/Usd: il cambio si stabilizza sopra quota 1,18
Da questa notte il tasso di cambio fra Euro e Dollaro statunitense si è portato sopra quota 1,18 ed al momento il mercato sembra credere in una stabilizzazione dei corsi al di sopra di questo livello.
Il movimento è stato agevolato dalla debolezza del Dollaro verso le principali valute globali scaturita in scia alle preoccupazioni emerse dai verbali del FOMC sul debole andamento dell’inflazione USA.
Il mercato valutario sembra scommettere su ulteriori rafforzamenti della valuta unica, pur rimanendo in attesa dei verbali della BCE relativi alla riunione di ottobre che saranno diffusi oggi.
In questo quadro di debolezza del biglietto verde, le valute rifugio hanno beneficiato di flussi in acquisto. “Ad esempio lo yen – ha fatto notare l’Ufficio Studi di MPS Capital Service – è salito al massimo da due mesi contro il dollaro, in area 111”.
Stessa dinamica per quanto riguarda le divise del comparto emergente. “Il rublo – scriveva stamane il forecaster – è stata la miglior valuta, grazie anche al rialzo delle quotazioni petrolifere”.
Analisi tecnica: ipotesi testa-spalle di inizio mese ormai confutata
Dal punto di vista tecnico, il tasso di cambio fra euro e dollaro statunitense questa mattina è risalito sui livelli di metà ottobre a 1,185 e smentisce quanto ipotizzato dai principali forecaster internazionali ad inizio mese.
Sembra dunque esser stata confutata l’ipotesi di un’accelerazione ribassista del trend, avvalorata nelle sedute precedenti da una conformazione “testa e spalle”, che tipicamente anticipa una inversione dei corsi rispetto alla tendenza primaria.
La base dell’attuale movimento rialzista del cambio è stata invece anticipata dalla candela rialzista disegnata sul daily chart nella seduta del 14 novembre scorso. L’Eur/Usd ha infatti trovato appoggio nel supporto tecnico a 1,662 dollari ed ha accelerato velocemente in direzione 1,18. A tal proposito è rilevante il breakout della linea di tendenza ribassista descritta dai top decrescenti dell’8 e 21 settembre scorso.
L’insieme di questi elementi ha proiettato le quotazioni del principale incrocio valutario al mondo al test delle resistenze statiche a 1,1846 dollari. Oltre questa barriera i corsi potrebbero poi dirigersi verso il successivo step a 1,1880 dollari.
In caso di nuovo inasprimento del quadro grafico, invece, ad attendere l’Eur/Usd vi sarebbero nuovamente i supporti statici a 1,662 dollari, un’area ove si andrebbe ad incrociare anche la trendline ribassista prima citata.