Agenda della settimana: i mercati attendono Pil Usa, inflazione eurozona e stime Ocse. Giovedì Opec
L’ultima settimana di novembre, che ha preso il via oggi, sarà ricca di appuntamenti in Europa e negli Stati Uniti. Tra i market mover della settimana il Pil statunitense, l‘inflazione nella zona euro, fondamentale in ottica di politica monetaria della Bce, ma anche l’attesa riunione dll’Opec di giovedì a Vienna.
“La settimana entrante propone molti spunti sul fronte macro”, segnalano gli eserti dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo in ottica “movimenti dollaro”. Tra i dati in pubblicazione rilevano soprattutto la fiducia dei consumatori domani, la seconda stima del Pil del terzo trimestre mercoledì, i deflatori dei consumi e il Pmi di Chicago giovedì, e l’ISM manifatturiero venerdì. “Le attese complessivamente positive a conferma di uno scenario di crescita solida che giustifica un altro rialzo dei tassi Fed alla prossima riunione del 13 dicembre – affermano gli esperti -. Nella stessa direzione condurranno anche il Beige Book in uscita mercoledì così come la maggior parte dei numerosi discorsi Fed in programma a partire da domani”.
I principali appuntamenti della settimana
Tra gli spunti macro più interessanti per la giornata di martedì 28 novembre la pubblicazione da parte dell’Ocse dell’outlook economico e la fiducia dei consumatori in Germania, oltre alla prima uscita ufficiale di Powell che prenderà il posto della Yellen alla guida della Fed: martedì è infatti prevista l’audizione alla commissione bancaria del senato sulla sua recente nomina alla presidenza della banca centrale statunitense.
L’agenda di mercoledì 29 prevede in mattinata i vari indicatori di fiducia nella zona euro, mentre negli Stati Uniti si attende il dato sul Pil relativo al terzo trimestre dell’anno (si tratta della seconda lettura) e la pubblicazione del Beige Book da parte della Fed sullo stato di salute dell’economia Usa.
Giovedì 30 novembre, come preannunciato, i riflettori sono puntati sulla riunione dell’Opec che si terrà come di consueto a Vienna, con il mercato che si attende un’estensione dei tagli oltre il marzo 2018 per almeno sei mesi. In primo piano anche la disoccupazione in Italia ed eurozona (attesa stabile per entrambi), e l’atteso aggiornamento sull’inflazione sempre per la zona euro e l’Italia.
L’ottava si conclude venerdì primo dicembre con la lettura preliminare del Pmi manifatturiero di spagna, Italia e Gran Bretagna, oltre alla lettura finale dello stesso dato in Francia, Germania ed eurozona. Alle 10 l’Istat annuncia il Pil del terzo trimestre (dato definitivo che dovrebbe confermare la lettura preliminare). E infine nel pomeriggio negli Stati Uniti uscirà l’indice Ism manifatturiero.
Da segnalare per l’Italia la pubblicazione, dopo le 18, dei dati sulle immatricolazioni di auto per il mese di novembre.