Veicoli elettrici: Mercati Emergenti e fornitori di componenti e batterie saranno i vincitori
Una rivoluzione sarebbe alle porte. La transizione verso l’età dell’auto elettrica promette infatti l’emergere di nuovi fuoriclasse nell’automotive e la scomparsa delle antiche gerarchie. “Grazie al miglioramento delle prestazioni e a una migliore struttura dei costi, le auto elettriche incoraggeranno una nuova ondata di concorrenza in grado di minacciare l’industria automobilistica tradizionale”, conferma Matthew Williams, Investment Director di Aberdeen Standard Investments. Che aggiunge: “Il fenomeno catalizzerà un cambiamento nella leadership: i produttori tradizionali, vincolati da costi fissi elevati e da un esiguo flusso di cassa, saranno in grado di migrare solo lentamente verso i veicoli elettrici”.
Gli emergenti
Ma chi saranno i nuovi leader? Certamente Tesla è un pioniere nella tecnologia delle auto elettriche, ma – come spiega Williams – le possibili ricadute per l’industria vanno ben oltre. “Costruttori di autovetture nuovi e più tradizionali si affrettano a sviluppare i propri veicoli elettrici, sperando di riuscire a diventare concorrenziali nel settore prima di altri – spiega lo strategist – Lo sviluppo tecnologico, inoltre, introduce un nuovo insieme di fornitori con competenze in settori come materiali leggeri, elettronica, software e tecnologia delle batterie”.
Il caso Tesla
Le automobili elettriche sono una minaccia per la sopravvivenza dei produttori tradizionali. Per contro offrono l’opportunità agli imprenditori di conquistarsi una fetta dell’industria automobilistica globale, che oggi vale un trilione di dollari.
Al centro di questo cambiamento spicca Tesla Motors, che ha aperto la strada alla tecnologia dell’auto elettrica e ha rivisto il modello di business tradizionale dell’industria automobilistica: partendo da progettazione, approvvigionamento e assemblaggio dei pezzi di ricambio fino ad arrivare al marketing, alla distribuzione e all’assistenza post-vendita.
Al centro di questo cambiamento spicca Tesla Motors, che ha aperto la strada alla tecnologia dell’auto elettrica e ha rivisto il modello di business tradizionale dell’industria automobilistica: partendo da progettazione, approvvigionamento e assemblaggio dei pezzi di ricambio fino ad arrivare al marketing, alla distribuzione e all’assistenza post-vendita.
“Molti considerano Tesla l’eccezione piuttosto che la regola, ma a nostro avviso ha fatto da pioniere nella realizzazione di un veicolo che offre un’esperienza di guida superba. E ciò sta incoraggiando i nuovi costruttori di automobili, in particolare in Cina, ad adottare un approccio analogo”, dice Williams.
I limiti della batteria
Va detto che molti potenziali acquirenti di auto elettriche sono scoraggiati a causa della scarsa diffusione di stazioni di ricarica e dei tempi di ricarica lenti. Tuttavia – come spiega lo strategist – la copertura è in continuo miglioramento e le batterie più grandi riducono il problema offrendo un raggio di azione fino a 300 chilometri.
“Si stima che questa cifra copra il 95% dei viaggi e il 99% degli spostamenti urbani. Considerando anche che le auto restano ferme mediamente per oltre 23 ore al giorno, il tempo per ricaricare la batteria non manca”, afferma Williams.
Abbattimento dei costi
Ma il maggiore ostacolo all’adozione di massa dei veicoli elettrici è il prezzo, essenzialmente a causa delle grandi dimensioni delle batterie. Tuttavia, come accaduto per altre tecnologie, il continuo progresso conduce a una costante riduzione dei costi.
“Dopo esserci confrontati con i principali produttori di batterie, tra cui LG Chem e Samsung SDI, riteniamo che i costi diminuiranno molto più rapidamente di quanto previsto dal mercato, grazie all’aumento della scala di produzione, ai miglioramenti della densità energetica, ai progressi nella composizione dei materiali e dei processi produttivi”, è il commento dello strategist.
Per dare un’idea, alla fine del 2016 il costo delle batterie era di 300 USD/kWh. Secondo l’analisi di Aberdeen, entro la fine del 2017 sarà di circa 200 USD/kwh, per arrivare, alla fine del 2020 a soli 100 USD/kwh, decisamente sotto la stima suggerita dal consensus pari a 200 USD/kwh.
“Dopo esserci confrontati con i principali produttori di batterie, tra cui LG Chem e Samsung SDI, riteniamo che i costi diminuiranno molto più rapidamente di quanto previsto dal mercato, grazie all’aumento della scala di produzione, ai miglioramenti della densità energetica, ai progressi nella composizione dei materiali e dei processi produttivi”, è il commento dello strategist.
Per dare un’idea, alla fine del 2016 il costo delle batterie era di 300 USD/kWh. Secondo l’analisi di Aberdeen, entro la fine del 2017 sarà di circa 200 USD/kwh, per arrivare, alla fine del 2020 a soli 100 USD/kwh, decisamente sotto la stima suggerita dal consensus pari a 200 USD/kwh.
“Pertanto, entro il 2020, stimiamo che l’auto elettrica raggiungerà la parità con un veicolo con motore tradizionale”, dice Williams. Che aggiunge: “Guardando oltre il 2020, la struttura dei costi dei veicoli elettrici supererà i modelli tradizionali: oltre a un notevole risparmio di carburante, i costi di riparazione e manutenzione saranno più bassi, perché le parti meccaniche in movimento sono inferiori del 90%, con conseguente riduzione di usura e rotture. In questo modo diminuisce la necessità di una vasta rete di assistenza. Inoltre, l’evoluzione delle abitudini di ricerca dei consumatori verso la rete garantisce la riduzione dell’impronta commerciale”.
Aziende in pole position
Oltre ai produttori di veicoli elettrici, questa trasformazione industriale vedrà tra i vincitori le aziende della nuova supply chain. Tra queste Williams indica Minth, produttore cinese di componenti auto strutturali e decorativi, perché specializzata in materiali leggeri particolarmente adatti per i veicoli elettrici, per i quali un peso eccessivo limita autonomia e durata della batteria. E poi Samsung SDI, che si distingue nello sviluppo delle batterie e l’acquisizione di importanti nuovi clienti, tra cui VW e BMW.
Un altro nome in evidenza è l’australiana Syrah Resources, unico fornitore al mondo di grafite sferica rivestit, di alta qualità, utilizzata nelle batterie agli ioni di litio. “La struttura di questa forma di grafite migliora la densità di energia e riduce in sostanza il costo della batteria: è quindi di primaria importanza per i veicoli elettrici e accelererà l’eventuale accessibilità e adozione della tecnologia”, conclude Williams.
Un altro nome in evidenza è l’australiana Syrah Resources, unico fornitore al mondo di grafite sferica rivestit, di alta qualità, utilizzata nelle batterie agli ioni di litio. “La struttura di questa forma di grafite migliora la densità di energia e riduce in sostanza il costo della batteria: è quindi di primaria importanza per i veicoli elettrici e accelererà l’eventuale accessibilità e adozione della tecnologia”, conclude Williams.