Prysmian fa shopping in America: acquisita General Cable, operazione da 3 miliardi di dollari
“Una pietra miliare per il Gruppo”. Così Valerio Battista, CEO del Gruppo Prysmian, ha commentato l’operazione di acquisizione di acquisizione di General Cable Corporation, società di Highland Heights, in Kentucky, attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di cavi per i settori energia, comunicazioni, trasporti, industria e costruzioni.
L’accordo di fusione prevede l’acquisto da parte di Prysmian del 100% delle azioni di General Cable per un valore pari a 30 dollari per azione. L’operazione attribuisce a General Cable una valutazione, inclusiva della posizione finanziaria netta e altre passività della società, pari a circa 3 miliardi di dollari, per un premio pari a circa l’81% rispetto al prezzo raggiunto dal titolo General Cable il 14 luglio (16,55$ per azione, ultimo giorno di negoziazione prima dell’annuncio dell’avvio di un processo di analisi di alternative strategiche). Il titolo BGC nel pre-mercato di Wall Street avanza del 36,24% mentre PRY sul listino milanese segna un -2,14% a 27,89 euro.
Il perfezionamento della transazione è previsto entro il terzo trimestre del 2018. “L’acquisizione di General Cable rappresenta una pietra miliare per il Gruppo Prysmian ed un’opportunità strategica e unica per la creazione di valore per i nostri azionisti ed i nostri clienti”, ha detto Battista. “Grazie al consolidamento di queste due primarie aziende nel settore dei cavi saremo in grado di accrescere la nostra posizione nel mercato, aumentando la nostra presenza in Nord America e il footprint in Europa e Sud America”.
Sulla base dei risultati pro-forma aggregati relativi ai dodici mesi al 30 settembre 2017, il gruppo combinato avrebbe generato un fatturato di oltre 11 miliardi di euro e un Ebitda adjusted di circa 930 milioni. Il gruppo sarà presente in più di 50 paesi con circa 31.000 dipendenti.
Prysmian stima che, a seguito della combinazione, il gruppo sarà in grado di generare sinergie di costo per circa 150 milioni di euro, “entro cinque anni dal perfezionamento dell’operazione”. Si prevede che, per gli azionisti di Prysmian, la transazione possa essere “accretive”, in termini di utili per azione, “per il 10-12% già entro il primo anno successivo al suo perfezionamento”.
“Incorporando il 100% delle sinergie (sia di costo che finanziarie), stimiamo in via preliminare una creazione di valore di circa €5ps”, riporta una nota elaborata dagli analisti di Equita. “L`operazione è ragionevole dal punto di vista industriale, il multiplo pagato per l`asset è elevato ma giustificato da elevate sinergie (in precedenza noi ipotizzavamo 80 milioni di sinergie di costo vs. 150 milioni annunciati)”.
La transazione verrà finanziata attraverso un mix di nuovo debito (per il quale Prysmian ha già ricevuto l’impegno alla sottoscrizione da parte delle banche finanziatrici), cassa disponibile e linee di credito esistenti. Il Cda ha chiesto al Chief Financial Officer del Gruppo di analizzare l’opportunità di emettere nuove azioni “o altre operazioni similari” per un ammontare massimo complessivo di 500 milioni di euro.