Piazza Affari poco mossa, banche rifiatano. Sprint di Leonardo
La nuova ottava si apre con indici azionari a cavallo della parità. Dopo una vvio in moderato rialzo l’indice Ftse Mib si muove a ridosso della parità a 22.774 punti. Piazza Affari è reduce da una settimana improntata al rialzo con il rally di venerdì scorso dettato dai progressi sui negoziati per la Brexit e la positiva reazione del settore bancario alle nuove regole per Basilea IV.
Oggi intanto Daniele Nouy, presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce, ha detto che la Banca centrale europea ritarderà di alcuni mesi l’attuazione delle sue nuove norme sui Npl dal momento che ha bisogno di tempo per elaborare il feedback del settore bancario.
Titoli bancari che oggi si muovono con circospezione dopo i forti nrialzi di venerdì. Intesa Sanpaolo sale dello 0,28%, mentre Unicredit cede lo 0,33%.
Maxi commesse scaldano Leonardo e Salini Impregilo
Tra i migliori in avvio di giornata figura Leonardo (+2,30% a 10,22 euro) che trova supporto nella nuova maxi-commessa da 5,7 mld di euro dal Qatar per 24 caccia da combattimento Typhoon realizzati dal consorzio guidato da Bae Systems e composto anche da Airbus e Leonardo (con una quota del 21%).
Rally anche per Salini Impregilo (+2,34%) che si è aggiudicata un’importante commessa da 490 mln di dollari in Oman, Abu Dhabi e negli Stati Uniti, rafforzando il suo posizionamento a livello globale. Nel dettaglio, il gruppo ha vinto in Oman un contratto da 100 milioni di dollari per un impianto di dissalazione che fornirà acqua potabile alla città di Sallah,nel sud ovest del paese, entro 27 mesi. Ad Abu Dhabi Salini si è aggiudicata un contratto da 200 milioni di dollari per la progettazione e la realizzazione di un collegamento stradale attraverso due isole entro il 2020. Infine, negli Stati Uniti, il gruppo sarà impegnato nel settore strade in Virginia con due contratti del valore complessivo di 190 milioni di dollari.
Fed e Bce bussole del mercato nei prossimi giorni
Al via una settimana densa di appuntamenti soprattutto sul fronte banche centrali con le riunioni di Federal Reserve (11-12 dicembre), Bce (14 dicembre) e Bank of England (14 dicembre). Le attese sono per un nuovo rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, mentre dalla Bce non dovrebbero arrivare novità di rilievo dopo l’annuncio dell’estensione del quantitative easing almeno fino a settembre 2018 con acquisti dimezzati a 30 mld al mese a partire da gennaio.