Borsa: da gennaio scattano le modifiche al regolamento Aim Italia. Mission? Mercato più robusto e trasparente
Il 2017 che sta volgendo al termine può essere definito l’anno della svolta per l’Aim Italia. La portata del mercato dedicato alle piccole e medie imprese è mutata: è aumentato il numero delle nuove aziende quotate, oltrepassando la soglia di 90 per una capitalizzazione complessiva di oltre 5 miliardi di euro. L’ultimissimo debutto sull’Aim Italia è avvenuto proprio oggi: si tratta di IDeaMI, 15esima Spac a quotarsi sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese, e la prima istituzionale promossa da Banca Imi e DeA Capital.
E di fronte a un mercato in costante crescita, è nata la necessità di strutturarlo maggiormente apportando alcune modifiche al regolamento. Nuove norme che scatteranno dal prossimo 3 gennaio, studiate per portare una maggiore trasparenza sia nella fase di ammissione sia in quella post ammissione. “La sempre maggiore centralità del ruolo di Aim Italia per le Pmi italiane, favorita anche dall’introduzione dei Piani Individuali di Risparmio (Pir) – spiega Borsa Italiana – ci ha spinto a varare delle modifiche al regolamento di questo mercato per irrobustirlo e renderlo ancora più trasparente”. E sono diversi gli ambiti aspetti del mercato che coinvolgono le modifiche: dall’offerta istituzionale alla produzione e pubblicazione di ricerche, dalla comunicazione di pre-ammissione alla disciplina delle società costituite con lo scopo di acquisizione di un business specifico (spac).
L’obiettivo principale è il consolidamento della struttura dell’Aim che ha vissuto nell’ultimo anno un periodo a dir poco brillante al quale hanno contribuito diversi fattori, dagli sgravi fiscali per le Pmi Innovative all’introduzione (soprattutto) dei Pir. E di fronte alle nuove prospettive di un allargamento dei vantaggi fiscali dei Pir alle società immobiliari e di crediti di imposta sulle consulenze per la quotazione promettono nuove opportunità. Il mercato Aim si presenta così più strutturato e “robusto”, consentendo una gestione sostenibile dei nuovi investimenti nelle piccole e medie imprese italiane.
Ecco in breve le principali novità
Offerta istituzionale
Particolare attenzione al processo di collocamento. Secondo le nuove norme, per consolidare questa procedura, è previsto che il buon esito dell’offerta di titoli della nuova società dell’Aim giunga a seguito del collocamento del 10% del capitale della società presso almeno 5 investitori istituzionali e non più presso 12 investitori di cui almeno 2 professionali. Borsa Italiana ricorda che si tratta di soggetti “dotati di un’elevata capacità di valutazione e sottoposti a regimi di vigilanza in termini di requisiti organizzativi e norme comportamentali” in grado di promuovere un processo di formazione del prezzo più solido e ponderato, allontanando il rischio di una gestione meno accorta dell’afflusso di liquidità su questo mercato.
Maggiore trasparenza con la pubblicazione di ricerche
Per una maggiore trasparenza dell’Aim è anche richiesto allo Specialista scelto dalla società, ossia al consulente che ha il compito di sostenere la liquidità del titolo, di produrre o attivarsi per la realizzazione di equity research che andranno redatte e rese disponibili due volte l’anno, in occasione dei risultati semestrali e di esercizio.
Capitolo Spac
Un altro capitolo soggetto a modifiche è stato quello delle Spac, ossia le società costituite con lo scopo di acquisizione di un business specifico. Le novità riguarderanno, secondo le indicazioni di Borsa Italiana, i promotori di questi veicoli di capitale che dovranno essere “persone dotate di comprovata esperienza e/o aver ricoperto posizioni apicali in materia di operazioni sul mercato primario dei capitali; operazioni di private equity; gestione di aziende di medie dimensioni; settore dell’investment banking”. Inoltre alle Spac sarà imposto un requisito minimo di raccolta per il collocamento degli strumenti finanziari di 30 milioni di euro al posto degli attuali 3 milioni di euro. Un ulteriore affinamento che rafforza il corpus regolatorio di questo mercato che comunque finora non ha mai registrato collocamenti inferiori ai 30 milioni di euro per le Spac. Per queste ultime viene meno il requisito del flottante minimo (al 10% per il resto del mercato Aim) in quanto l’investimento in questi veicoli si è dimostrato naturalmente destinato a una variegata platea di investitori professionali. Nessun obbligo di redazione delle ricerche, visto che l’equity research acquisterà significato solo dopo la business combination, ossia dopo la selezione dell’azienda target e la fusione con essa.
Intervallo di prezzo indicativo
Sul quadro informativo in vista del collocamento interviene poi la nuova previsione che la comunicazione di pre-ammissione contenga un intervallo di prezzo indicativo. Si tratterà di un range di valorizzazione dei titoli fornito dalla società entro il quale andrà a individuarsi tendenzialmente il prezzo definitivo dell’Ipo.