News Notizie Notizie Italia Npl Italia: mercato dei servicer maturo per ulteriore consolidamento nel 2018 (PwC)

Npl Italia: mercato dei servicer maturo per ulteriore consolidamento nel 2018 (PwC)

12 Dicembre 2017 14:35

Se il 2017 passerà alla storia come l’anno dell’esplosione delle operazioni di Non Performing Loan in Italia, il 2018 potrebbe essere l’anno di una trasformazione definitiva nel segmento, spinta dalla raggiunta maturità delle banche nella gestione dei portafogli e da un’intensificazione dell’attività M&A nel mercato dei servicer.

Parola di PricewaterhouseCoopers (PwC), la società di consulenza al mondo dei servizi bancari che, come ogni semestre, ha aggiornato il consueto studio sul mercato italiano delle esposizioni deteriorate e delle sofferenze. Secondo gli esperti che hanno presentato lo studio questa mattina a Milano, il mercato italiano sarebbe “ready for the breakthrough” (pronto al passo in avanti, ndr).

Secondo quanto emerge dallo studio, diversi istituti sono stati oggetto di operazioni di salvataggio che hanno anche contribuito ai piani di deleverage di Npl: ad esempio Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca acquisite da Intesa Sanpaolo, le tre banche regionali Carismi, Carim e Caricesena acquisite da Crédit Agricole Cariparma.

Questo fermento – hanno sottolineato gli esperti di PwC – non ha lasciato indifferente il mercato dei servicer, interessato da una frizzante attività di consolidamento che tuttavia presenta ancora importanti opportunità, soprattutto in termini di valorizzazione delle piattaforme bancarie.

Fra le operazioni straordinarie più importanti di quest’anno vi è da annoverare senz’altro l’IPO di successo di doBank in Borsa Italiana, a seguito dell’acquisizione della piattaforma UCCMB da parte di Fortress. Altra operazione di rilievo l’acquisizione di Prelios da parte di Davidson Kempner o, ancora, le numerose transazioni definite nel mese di dicembre, tra cui l’acquisizione di CAF (piattaforma e portafoglio NPL, GBV di 400 milioni di euro) da parte di Lindorff Intrum, o la partnership definita da Credito Fondiario e Carige attraverso l’acquisizione della piattaforma della banca e un portafoglio pari a 1,2 miliardi di euro (GBV).