Wall Street in rialzo, sfida accelerazione tapering Fed. Sprint petrolio, WTI e Brent in rally +3%
Wall Street punta verso l’alto, nonostante i toni decisamente più hawkish che sono arrivati ieri dal numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell.
Alle 15.40 circa ora italiana, il Dow Jones sale di oltre 220 punti (+0,66%), a 34.711 punti; lo S&P 500 avanza dello 0,98% a 4.612 punti, mentre il Nasdaq fa +1,19% a 15.722 punti.
Nella sua audizione alla Commissione bancaria del Senato americano, Powell ha spiazzato i mercati che, con la notizia della nuova variante sudafricana del Covid-19, Omicron, già si stavano interrogando sul rischio di un nuovo rallentamento dell’economia globale e dunque su un atteggiamento più dovish da parte delle banche centrali, Fed inclusa.
“L’economia (Usa) è molto forte e le pressioni inflazionistiche sono più alte – ha detto Powell – per cui è appropriato a mio avviso considerare l’opzione di concludere il tapering dei nostri acquisti di asset, che abbiamo annunciato nel meeting di novembre, forse qualche mese prima”.
In occasione della prossima riunione prevista per il 14 e il 15 dicembre, la Fed dovrebbe dunque discutere in merito alla possibilità di tagliare gli acquisti mensili di bond di una cifra superiore a quella per ora decisa, pari a $15 miliardi al mese.
Wall Street non l’ha presa bene.
Il Dow Jones ha chiuso in calo di 652,22 punti a 34.483,72 punti; lo S&P 500 è sceso dell’1,9% a 4.567, mentre il Nasdaq Composite ha ceduto l’1,55% a 15.537,69, pagando anche le preoccupazioni sulla variante Omicron.
Ma i mercati azionari sembrano aver digerito ora la sorpresa Powell e i futures puntano verso l’alto.
I tassi sui Treasuries prezzano una politica monetaria più restrittiva da parte della Fed: quelli decennali avanzano, anche se hanno ritracciato nelle ultime ore dalla soglia riagguantata dell’1,5%.
Tra i titoli, bene Merck dopo che la sua pillola anti-Covid ha ricevuto l’ok dalla FDA.
In crescita anche i titoli energetici, come Occidental Petroleum, che beneficiano dello scatto al rialzo dei prezzi del petrolio.
I futures sul contratto WTI del petrolio volano di oltre il 3,6% a $68,59, in attesa della riunione dell’Opec +, in calendario nella giornata di domani. Brent +3,5% a $71,67 al barile.
Rimbalzano anche i titoli legati al reopening dell’economia, nonostante i timori per la variante Omicron, come Carnival, Wynn Resorts e Hilton Worldwide.
Sotto i riflettori la pubblicazione del report ADP, relativa alla creazione di nuovi posti di lavoro nel settore privato degli Stati Uniti. Dal report è emerso che, nel mese di novembre, sono stati creati 534.000 nuovi posti di lavoro, meglio della crescita stimata dagli analisti, pari a +506.000 unità. In particolare il settore intrattenimento e alberghiero ha assistito a un aumento delle buste paga di 136.000 unità, nell’ambito dei 424.000 nuovi posti creati nel comparto dei servizi.
Pur migliore delle attese, il dato ha rallentato il passo rispetto alla crescita di ottobre, pari a +570.000 unità, che è stata rivista al ribasso di 1000 unità rispetto al numero inizialmente reso noto.
Grande attesa per la diffusione del report occupazionale Usa di novembre, che sarà pubblicato dopodomani, nella giornata di venerdì: le attese degli analisti intervistati da Dow Jones sono di un aumento di 573.000 nuovi posti di lavoro, dopo i +531.000 di ottobre. Il tasso di disoccupazione Usa è atteso in calo al 4,5%.