Piazza Affari non si ferma, Fca infrange nuovi record
Netta prevalenza degli acquisti anche oggi a Piazza Affari. Dopo la grande abbuffata della vigilia con il balzo del 2,63% del Ftse Mib, l’indice guida di Milano segna un +0,74% a 22.678 punti. La sponda arriva ancora una volta dai record di Wall Street con il Dow Jones ieri per la prima volta oltre il muro dei 25mila punti. Questa mattina invece la Borsa di Tokyo ha aggiornato i massimi a 26 anni. A spingere i listini mondiali sono le positive attese di crescita a livello globale con gli indici Pmi arrivati nei giorni scorsi che confermano la forza della congiuntura. Nel pomeriggio focus sulle non farm payrolls statunitensi, attese in rallentamento a +190 mila anche se ieri la stima ADP ha evidenziato un promettente +250mila posti nel settore privato.
Fca senza freni, bene UBI
Sul parterre milanese sempre protagonista FCA he ha toccato i nuovi massimi storici a quota 17,59 euro, con un balzo di oltre il 4%. Questa mattina è arrivata la promozione a overweight da parte degli analisti di JP Morgan con target price salito a 21 euro dai 14,6 euro indicati in precedenza. Di contro Oddo Securities ha ridotto il rating a reduce.
La speculazione continua a sostenere il titolo del Lingotto in vista di possibili operazioni straordinarie, a partire dallo spin-off della componentistica (Magneti Marelli). Inoltre il mercato attende possibili mosse strategiche (deal con un’altra big del settore) da parte di Sergio Marchionne nel suo ultimo anno alla guida del gruppo. Gli analisti ritengono inoltre che il principale beneficiario di un mercato auto Usa in tenuta anche quest’anno sui livelli record sarebbe proprio Fca. In prospettiva il gruppo troverà sponda anche dagli effetti della riforma fiscale.
Tra gli altri titoli del listino milanese spicca il +1% di Ubi Banca, già ieri grande protagonista con un balzo di quasi il 5%. Sempre tra le banche ritraccia invece Banco Bpm (-0,67%). Piatta Bper che, stando al documento di registrazione relativo all’offerta al pubblico di obbligazioni della controllata Banco di Sardegna, entro fine marzo presenterà alla Bce i correttivi per la valutazione qualitativa degli Npl.