Rally Azimut in Borsa, mercato brinda a maxi-cedola e non solo
Sprint a Piazza Affari per il titolo Azimut dopo l’annuncio del raddoppio del dividendo e la decisione di Timone Fiduciaria, che riunisce gli azionisti aderenti al patto di sindacato Azimut Holding, di dare avvio ad un progetto di studio e valutazione di una potenziale operazione di rafforzamento della partecipazione detenuta nel capitale di Azimut Holding.
Il gruppo di asset management fondato da Pietro Giuliani ha presentato i dati preliminari 2017, con l’utile netto consolidato atteso fra 215 e i 225 milioni di euro. Confermato l’obiettivo di 300 mln di euro di utile netto consolidato entro il 2019. L’amministratore delegato Sergio Albarelli ha confermato l’ultimo target rimasto da raggiungere nell’attuale piano quinquennale, ossia quello relativo al raggiungimento di un utile netto consolidato di Gruppo di 300 milioni previsto entro il 2019. Inoltre, Albarelli proporrà al Consiglio di Amministrazione di Azimut Holding S.p.A., convocato per l’8 marzo 2018, di approvare la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 2 euro per azione, il doppio rispetto al 2017, di cui indicativamente il 50% verrà corrisposto in contante e il restante 50% verrà corrisposto in natura mediante utilizzo di azioni proprie in portafoglio, sulla base di un rapporto che sarà definito in sede di delibera del Consiglio di Amministrazione. Si tratta di una proposta di dividendo equivalente ad un payout superiore al 100%, ed uno yield del 12%.
Nel 2017 il gruppo ha registrato una raccolta netta record di 6,8 miliardi, portando così il patrimonio complessivo a superare la soglia dei 50 miliardi di euro (50,4 miliardi; +16% rispetto a fine 2016). Il target indicato nel business plan quinquennale, previsto per la fine del 2019, è stato raggiunto con due anni di anticipo. Inoltre, è già stato raggiunto e superato l’obiettivo fissato a fine piano (ossia, per il 2019) relativo alle masse totali delle attività estere del Gruppo. Alla fine del 2017, infatti, il totale del patrimonio gestito dalle realtà non italiane del Gruppo ha raggiunto il 25% del totale, contro il 15% preventivato a piano.
Patto sindacato pronto a rafforzare posizione
Timone Fiduciaria ha rimarcato che gli aderenti al patto hanno discusso, durante la convention di Gruppo riunitasi in data odierna, di dare avvio ad un progetto di studio e valutazione di una potenziale operazione di rafforzamento della partecipazione detenuta nel capitale di Azimut Holding. Questa operazione avrebbe l’intenzione, dopo l’accelerated bookbuilding del 2016, di rafforzare la partecipazione del Patto nel capitale di Azimut Holding e conferma la volontà di sostenere la crescita futura del Gruppo, e le sue interessanti prospettive, confermate dagli eccellenti risultati raggiunti. L’operazione, specifica una nota, potrebbe essere strutturata mediante l’acquisto, a leva o assistito da un finanziamento, da parte del Patto, eventualmente anche con la partecipazione di uno o più primari investitori, di azioni ordinarie Azimut sino ad un massimo del 10%, comunque per un numero di azioni che non obblighino il Patto al lancio di offerta pubblica di acquisto.