Wall Street apre debole, investitori soppesano vendite al dettaglio. Giù target
Wall Street apre in calo, con gli investitori che soppesano i dati sulle vendite al dettaglio di luglio e i nuovi riscontri arrivati dal mondo retailer per intercettare ulteriori indizi sullo stato di salute dei consumi.
Doo l’opening bell i listini Usa si sono posizionati sulle vendite, con il Dow Jones e l’S&P500 che indietreggiano rispettivamente dello 0,65% e dello 0,86% mentre il Nasdaq cede l’1,21 per cento. L’attenzione del mercato resta sempre puntata sulle future mosse della Fed, in vista del meeting di settembre. Intanto stasera è prevista la pubblicazione delle minute del Fomc relative all’ultima riunione della banca centrale Usa.
Lato macro, oggi sono uscite le vendite al dettaglio che sono rimaste invariate a luglio su base mensile (+0,0%) rispetto al +0,8% della passata rilevazione (dato rivisto da +1%). Il mercato si attendeva un dato pari a +0,1 per cento. Al netto di auto e benzina, il dato ha mostrato una crescita dello 0,7% in linea con la passata lettura (consensus Bloomberg a +0,4%).
Per la stagione degli utili Usa sotto la lente il settore retailer. Ieri hanno comunicato i conti trimestrali Walmart e Home Depot, mentre oggi è toccato a Lowe’s e Target. Quest’ultima ha registrato un nuovo tonfo dei profitti. Nel dettaglio, il retailer statunitense ha registrato un utile netto del secondo trimestre di $ 183 milioni, o 39 centesimi per azione, per il periodo di tre mesi terminato il 30 luglio, con un calo di quasi il 90% dagli 1,82 miliardi di un anno prima. Deluse le attese che erano di un calo meno violento a 79 centesimi per azione (consensus FactSet). Già nel primo trimestre Target aveva riportato profitti in calo del 52% rispetto al periodo di un anno fa.