Inflazione Usa +0,4% a dicembre, in linea attese. Timori Gundlach esagerati? Tassi Treasuries giù
Inflazione in rialzo negli Stati Uniti, come da attese. Nel mese di dicembre, l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,4%, dopo essere avanzato dello 0,2% a novembre.
Nei 12 mesi fino a dicempre il CPI ha messo a segno una crescita dell’1,4%, rispetto al +1,2% di novembre.
Gli analisti intervistati da Reuters avevano previsto un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,3% su base annua. Su base annua, il rialzo è stato dunque superiore all’outlook.
Il dato è attentamente monitorato da Wall Street, ultimamente in preda ai timori di una crescita improvvisa del tasso di inflazione negli States.
Lo stesso Jeffrey Gundlach, fondatore e ceo di DoubleLine Capital, ha avvertito in un’intervista recente rilasciata alla Cnbc che l’inflazione Usa potrebbe prendere gli investitori in contropiede, quest’anno.
Gundlach crede che, su base annua, l’indice dei prezzi al consumo Usa potrebbe salire addirittura al 3% verso i mesi di maggio/giugno, “qualcosa che cambierebbe davvero le cose, nel caso in cui dovesse manifestarsi”.
La componente core del dato di dicembre, tuttavia, è avanzata di appena lo 0,1% su base mensile, in linea con le attese.
Di conseguenza, dopo essere schizzati nelle ultime ore fino al record dallo scorso marzo, i tassi sui Treasuries Usa sono oggi sotto pressione. In particolare i rendimenti a 10 anni cedono 1 punto base all’1,126%, e i trentennali calano all’1,867%.