Italgas: dopo 20 anni torna a guardare all’estero, con la Grecia. Oltre attese analisti investimenti nel nuovo piano al 2028
Italgas torna ad avere degli obiettivi oltre i confini nazionali, partendo dalla Grecia. Questo uno dei punti del nuovo piano strategico per il periodo 2022-2028 lanciato oggi da Italgas. Un business plan che prevede investimenti complessivi netti per 8,6 miliardi di euro (un nuovo piano integra il futuro impegno di Italgas in Grecia con l’attesa acquisizione di Depa Infrastructure), ben oltre le attese degli analisti. L’incremento degli investimenti (+8,9%) è guidato dalle attività di trasformazione digitale degli asset, di estensione del network e dalle iniziative volte al consolidamento nel settore dell’efficienza energetica che consentiranno al Gruppo Italgas di continuare a giocare un ruolo di primo piano nel raggiungimento dei target climatici Ue. L’obiettivo del gruppo è “completare la trasformazione digitale degli asset, dar vita a uno dei principali player a livello nazionale nel settore dell’efficienza energetica, continuare a giocare un ruolo di primo piano nel raggiungimento dei target climatici Ue”. Reazione positiva del mercato al nuovo piano, con il titolo che viaggia in rialzo di circa l’1,6% a quota 5,475 euro.
“Dopo vent’anni torniamo ad avere degli obiettivi oltre i confini nazionali: questo piano destina alla Grecia 1,8 miliardi di euro. Ci aspettiamo di completare l’acquisizione di DEPA Infrastructure nel corso dei prossimi mesi e di poter così verificare la corrispondenza dei programmi di investimento delle tre società operative con la nostra visione e i target di decarbonizzazione fissati nel quadro del REPowerEU”, ha sottolineato l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, aggiungendo che “in uno scenario europeo che ha nel REPowerEU la nuova stella polare per rafforzare la resilienza del sistema energetico e accelerare la transizione ecologica, Italgas può cogliere i frutti di una visione che aveva individuato nelle reti digitali, flessibili e intelligenti il principale abilitatore della decarbonizzazione dei consumi”.
Alcuni target finanziari
Italgas prevede di chiudere il 2022 con investimenti tecnici tra 700 e 750 milioni di euro e ricavi adjusted superiori a 1,4 miliardi, con un Ebitda rettificato di 1-1,03 miliardi e un Ebit adjusted tra 570 e 590 milioni. Tali risultati non tengono conto del contributo di Depa Infrastructure. La società ha precisato che “con il completamento delle gare, grazie al contributo di Depa Infrastructure e allo sviluppo delle attività dell’efficienza energetica, si prevede al 2028 un fatturato superiore a 2,6 miliardi con un margine Ebitda stimato di circa il 70%, mentre la leva finanziaria dovrebbe gradualmente ridursi attestandosi a fine piano al 61% circa”.
L’attuale politica dei dividendi riflette l’impegno di Italgas di garantire agli azionisti una remunerazione attrattiva, in crescita e sostenibile. La politica 2020-2023 annunciata ad ottobre 2020 prevede la distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra l’importo risultante dal DPS 2019 aumentato del 4% annuo e il DPS pari al 65% dell’utile netto rettificato per azione. L’applicazione di tale politica per l’esercizio 2021, si legge in una nota, ha consentito la distribuzione di un dividendo di 0,295 euro, in crescita del 6,5% rispetto all’anno precedente.
Le stime di Equita
“Il piano Italgas prevede investimenti e acquisizioni ben superiori alle nostre stime al 2028 e cioè 8,6 miliardi di euro contro i 6,9 miliardi da noi stimati (inclusa l’acquisizione di Depa)”, sottolineano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione hold su Italgas, con un target price di 6,2 euro. Oltre le attese della sim milanese anche gli investimenti nella rete in Italia e in Grecia (1,6 miliardi la stima). La guidance sull’ebitda 2022 è superiore alle stime e cioè fra 1 e 1,03 miliardi contro 1 miliardo stimato, migliore anche la posizione finanziaria netta attesa a fine anno. “La dividend policy – indica ancora Equita – non è stata modificata e si ferma al 2023 con un Cagr minimo del dividendo per azione del 4% rispetto al 2019 o un payout del 65%. Si tratta di indicazioni superiori al 2022, riteniamo per le maggiori efficienze e di crescita superiore legata riteniamo alle efficienze, alla crescita non regolata”.
Il punto tecnico su Italgas (a cura di Simone Borghi)
Peggiora il quadro grafico di Italgas che con la debolezza recente che si è vista sui mercati ha rotto al ribasso la media mobile 200 periodi con la candela ad alta volatilità del 10 giugno scorso. La discesa si è fermata per il momento sul supporto a 5,39 euro e da qui oggi il titolo sta cercando di rimbalzare. Il movimento però è privo di forza e anche RSI è appena uscito dall’ipervenduto. In tale scenario, il superamento al rialzo di 5,57 euro potrebbe aprire la strada ad un recupero verso 5,76 e 5,91 euro. Al ribasso, invece, la rottura del supporto a 5,39 euro darebbe sfogo ai venditori con target 5,22 e 5 euro, i minimi di periodo toccati il 7 marzo scorso.