Nexi soffre in Borsa dopo annuncio su una possibile fusione con Nets
Nexi in forte ribasso oggi a Piazza Affari risultando al momento il peggior titolo del listino cedendo sul terreno oltre il 4%. A pesare la notizia di oggi di un accordo con Nets per un periodo di esclusiva delle negoziazioni per raggiungere, nei prossimi 10 giorni, un possibile accordo vincolante tra le parti con lìobiettivo di creare un Player europeo nel panorama dei servizi di pagamento digitali con livelli di scala, tecnologia, competenze e portafoglio prodotti senza precedenti in grado di servire in modo unico tutti i segmenti di clientela.
Accordo tra Nexi e Nets: cosa prevede
Nets è uno dei principali player integrati Pan-Europei nel settore PayTech, attivo in 20 paesi, con una posizione di leadership nei mercati dei pagamenti digitali più avanzati, come i paesi nordici, nonché nei mercati meno penetrati con un significativo potenziale di crescita (come Germania, Austria, Svizzera, Polonia e Europa centrale e orientale).
L’integrazione di Nexi con il gruppo Nets – si legge in una nota – si inquadrerebbe nel contesto del rapido consolidamento in atto a livello internazionale ed europeo nel settore dei pagamenti digitali, già prospettato nell’ambito dell’annunciata operazione di fusione con SIA.
Le linee condivise prevedono un’operazione strutturata come una fusione di Nets in Nexi, ed implica una valutazione delle due società con un approccio “iso-multiplo”, ovvero sulla base dello stesso multiplo calcolato sull’EBITDA atteso per il 2020.
L’operazione verrà realizzata interamente attraverso uno scambio azionario, con impegni di lock up di lungo periodo per gli attuali azionisti di Nets – incluso Hellman & Friedman – e non prevede ricorso ad ulteriore indebitamento.
Oltre agli attuali azionisti di Nexi e di Nets, che nell’ambito della fusione rimarrebbero pienamente investiti nel nuovo Gruppo, anche CDP Equity, confermato come azionista di riferimento come previsto dall’annunciata combinazione con SIA, ha manifestato il proprio supporto all’operazione, alla luce degli importanti benefici strategici, industriali che questa potrà generare.
L’attuazione della potenziale integrazione, conclude la nota, resta in ogni caso condizionata, tra gli altri, alla sottoscrizione di accordi vincolanti fra le parti entro il termine del periodo di esclusiva, oltre che alle necessarie approvazioni degli organi societari competenti nonché alle autorizzazioni di carattere legislativo e regolamentare.