Equita resta costruttiva su Piazza Affari: le 5 big a cui guardare con super inflazione
I mercati hanno mandato in archivio il mese di maggio che ha visto i listini globali registrare nel complesso una performance stabile (global equities +1%, -13% YTD). Un recupero dovuto soprattutto al rimbalzo degli ultimi giorni del mese e guidato da una condizione di ipervenduto e speranze che una Fed dovish (quindi con toni più colomba) che vada in supporto dei mercati, oltre alle aspettative di nuovi potenziali sostegni economici in Cina e riaperture a Shanghai. Il nuovo mese è tuttavia partito all’insegna della cautela, in uno scenario in cui si guarda costantemente al tema dell’inflazione che, a detta di diversi operatori, potrebbe non avere ancora raggiunto il suo picco massimo.
Equita e la sua view costruttiva sull’equity
Nonostante le incertezze Equita resta positiva su Piazza Affari. “Un posizionamento degli investitori già molto cauto, valutazioni dei mercati che scontano già un deciso rallentamento economico (rapporto prezzo/utili previsto al 2023 sull’indice S&P500 a 16,7 volte, sceso sotto la media degli ultimi 5 anni di 17,5 volte e in linea con quella a 10 anni) e la convinzione che le banche centrali non vogliano innescare una recessione e che quindi siano pronte ad intervenire nuovamente per contenere l’aumento dei tassi nel caso in cui la situazione lo richiedesse, ci portano a confermare la nostra view costruttiva sull`equity“, spiega Luigi De Bellis, co-responsabile dell’ufficio studi di Equita Sim, presentando il “monthly report” della sim milanese dal titolo “Rimbalzo di bassa qualità, stock picking cruciale”.
Presentando la sua view mensile, Equita sottolinea che nel breve i mercati restano fragili e il quadro macro altamente incerto a causa del conflitto. Proprio alla luce di questo contesto la sim ha deciso di mantenere nel portafoglio raccomandato solo un leggero sovrappeso rispetto al benchmark (peso investito 91,7% dal 91,2% del mese precedente rispetto al peso neutro 90%) e continua a concentrarsi “su società solide e con forte pricing power, limitando le scommesse su titoli molto ciclici o di bassa qualità”. In particolare, si concentra su 5 titoli: FinecoBank, Moncler, Campari, DiaSorin, Intesa Sanpaolo. E poi precisa: “La correzione di diversi titoli high-quality – guidata principalmente da de-rating dei multipli per aumento tassi e forte posizionamento da parte degli investitori -, rappresenta a nostro avviso un’opportunità“.
Equita aumenta il peso di DiaSorin, Enel e Moncler
Equita aumenta il peso in portafoglio su DiaSorin (sovrappeso complessivo di 270 punti base), rafforzando la view positiva sul titolo in scia alla “qualità del titolo in un mercato in strutturale crescita e con un management team di primario standing” ma anche per la “ricca pipeline di prodotti innovativi che migliora la visibilità sul profilo di crescita del gruppo e offre potenziali upside sulle stime”. Rivede al rialzo anche il peso in portafoglio di Enel per cui gli analisti si attendono “un secondo semestre con un miglioramento dei risultati operativi grazie ai prezzi energia elevati, al repricing retail e alla crescita Latam”.
Equita aumenta infine il peso di Moncler nel portafoglio dopo la debole performance nel mese e sulla scia di recenti elementi di supporto sul settore relativamente al mercato Usa e alla gestione della pandemia in Cina. “Moncler offre un’attraente combinazione di qualità del business, pricing power, slancio sugli utili, solidi driver di crescita (sviluppo di Stone Island, continuo ampliamento dell’offerta e della rete per Moncler)”, indicano da Equita.