Banche centrali e mercati: arriva la Fed e l’attesa per il primo rialzo dei tassi dal 2018, ma anche la BoE
Dopo il focus sulla Banca centrale europea (Bce), sono ancora le banche centrali le protagoniste di questa settimana sui mercati. Federal Reserve (Fed) in testa. La banca centrale Usa si riunirà a partire da domani, con la decisione sui tassi attesa per mercoledì sera. Gli analisti si attendono il primo rialzo dei tassi dal 2018, pari a 25 punti base. Un’idea che si è rafforzata dopo la pubblicazione del dato di febbraio dell’inflazione Usa, balzata al 7,9% (sui massimi da gennaio 1982). Come sottolineano da Mps Capital Services, “l’attenzione sarà rivolta alla nuova nuvola dei ‘Dots’ che potrebbe mostrare una mediana di 4 rialzi per il 2022 e a cogliere eventuali indicazioni sul tema della riduzione del bilancio (QT) e sul ritmo dei rialzi. A questo riguardo ricordiamo che i future sui Fed Funds prezzano quasi 100 pb di rialzi da qui a giungo (questo significherebbe almeno rialzo da 50 punti base in uno dei tre meeting)”.
In settimana si attende anche la BoE (in agenda giovedì) che dovrebbe aumentare i tassi di 25 punti base allo 0,75 per cento. Si segnala che gli Usa sposteranno le lancette in avanti di un’ora il 14 marzo. Questo comporta che i consueti dati americani saranno anticipati di un’ora rispetto al solito.
Banche centrali e il calendario della settimana
Dopo un avvio d’ottava senza dati di rilievo, già da domani martedì 15 marzo si intensificano i dati in uscita. Si comincia con la Cina che pubblica gli investimenti immobiliari, le vendite al dettaglio e la produzione industriale. Prima dell’avvio delle contrattazioni in uscita il tasso d’inflazione in Uk e l’inflazione in Francia. Dalle 11 in poi è prevista la pubblicazione dell’indice tedesco Zew e la produzione industriale della zona euro. Il calendario Usa prevede invece i prezzi alla produzione e l’empire manifatturiero. Previsto anche l’aggiornamento delle stime economiche da parte dell’Ocse.
Mercoledì 16 marzo è attesa l’inflazione in Italia, mentre oltreoceano si attendono le vendite al dettaglio, l’indice Nahb (fiducia costruttori) ma soprattutto le decisioni della Fed in uscita alle 19 ora italiana.
Scorrendo il calendario, si arriva a giovedì 17 marzo che prevede diversi punti di rilievo. A partire dalla lettura preliminare dell’inflazione di febbraio nella zona euro, prevista in ulteriore accelerazione al 5,8%. Lato banche centrali si attendono le decisioni della Turchia e del Regno Unito sui tassi.
Nel pomeriggio si guarda come di consueto oltreoceano e in particolare ai permessi edilizi e all’apertura dei cantieri, oltre alla Philly Fed, alle nuove richieste settimanali di sussidi e alla produzione industriale.
Nella giornata di venerdì 18 marzo è prevista l’inflazione in Giappone e la riunione della Bank of Japan. Nel corso della seduta in uscita anche la bilancia commerciale della zona euro e le decisioni della banca centrale russa. Vendite di case esistenti e leading index per gli Usa.
Parentesi trimestrali a Piazza Affari
Proseguono le trimestrali a Piazza Affari, con alcune big del Ftse Mib che presenteranno i conti. Tra queste Generali (15 marzo); Snam e Diasorin (16 marzo); Terna ed Enel (17 marzo).